Prelato (Siviglia 1520 - Roma 1600). Nipote di Diego, fu prof. di diritto. Luogotenente (1569) di Filippo II in Granada, dove tenne fronte alla ribellione dei Mauretani. Creato cardinale (1578), si stabilì [...] a Roma, dove si fece costruire un palazzo in seguito acquistato e fatto ampliare dal card. Camillo Borghese, poi divenuto papa Paolo V (odierno palazzo Borghese). ...
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GEMELLI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Orta (Orta San Giulio in provincia di Novara) il 1° apr. 1736 da Giovanni Antonio, di nobile e antica famiglia ghibellina (il cui palazzo [...] è ancora esistente in Orta) e dalla sua seconda moglie Maria Caterina Fortis Maffioli. Dalle prime nozze del padre erano nati una femmina, che divenne monaca, e il primogenito Girolamo, erede del maggiorasco ...
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Cardinale (Firenze 1685 - Roma 1770). Nipote di Lorenzo C., divenuto questi papa Clemente XII, fu dal 1731 il cardinale padrone, accusato allora di politica non rettilinea, più tardi di giansenismo, in [...] quanto avversario dei gesuiti. Uomo colto, scrittore, raccolse nel proprio palazzo di Roma insigni opere d'arte, ora nel Museo nazionale d'arte antica a palazzo Barberini. ...
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FABBRINI, Giuseppe Antonio
Andrea De Marchi
Nacque a Firenze in data controversa: nel 1748, in base agli affreschi con episodi dell'Orlando furioso, firmati e datati 1787 "etatis sue 39", che decorano [...] palazzo Cresci a Firenze (Meloni Trkulja, 1990); almeno un quindicennio prima, dando fede invece alla data 1750 e alla sigla dell'artista riconosciute da Domenichetti (1903) nell'affresco con Ester e Assuero, sulla volta della navata della chiesa del ...
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GRIMANI CALERGI, Vettor
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Grimani (1588-1647) di Pietro e di Marina di Vettor Calergi, nacque a Venezia il 21 sett. 1610.
Dei Grimani di S. Maria Formosa il padre [...] terra veneta e 4000 se in Stato altrui. Confiscati i beni, bollata con il s. Marco in pietra la porta del palazzo, spianata la dilatazione sulla sinistra ideata da V. Scamozzi, ossia la cosiddetta "casa bianca", che dà sul giardino, luogo del delitto ...
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Fondatrice (m. forse 693) del monastero di Andenne (tra Huy e Namur) nel 691-92, era figlia del b. Pipino di Landen e di s. Itta, perciò sorella di s. Geltrude e di Grimoaldo maestro di palazzo; sposò [...] Ansegiso e fu quindi madre di Pipino di Heristal; rimasta vedova (685), si diede a vita religiosa. Nel sec. 15º si cominciò a considerarla, erroneamente, fondatrice delle beghine o loro patrona. Festa, ...
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Luogo dove i cardinali, in clausura, procedono all’elezione del papa e il complesso dei cardinali che vi prendono parte.
La sua origine si fa risalire alle singolari circostanze che accompagnarono l’elezione [...] papale di Viterbo, non trovavano ancora l’accordo sulla designazione del nuovo pontefice, i Viterbesi li rinchiusero nel palazzo per indurli alla conclusione. Il papa eletto, Gregorio X, con la costituzione Ubi periculum (1274), canonizzò in certo ...
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Prete russo ortodosso (Beliaki, Poltava, 1870 - Ozerki, Pietroburgo, 1906); nel 1904 organizzò a Pietroburgo diverse associazioni operaie genericamente populiste. Il 9 genn. 1905 i suoi seguaci furono [...] decimati e dispersi durante una dimostrazione di fronte al palazzo d'Inverno; l'episodio segnò l'inizio della rivoluzione russa del 1905. G. si rifugiò all'estero. Tornato in Russia nell'autunno 1905 riprese contatto con la polizia segreta (con cui ...
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GRIMANI, Giovanni
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Nasce a Venezia l'8 luglio 1506, concordano, forse ripetitivamente, i genealogisti, laddove, per Paschini, vede la luce attorno al 1500. È figlio di Girolamo [...] , in Studi veneziani, n.s., VIII (1984), pp. 86, 89, 91-94; M. Stefani Mantovanelli, G. G. patriarca di Aquileia e il suo palazzo di Venezia, in Quaderni utinensi, 1984, nn. 3-4, pp. 34-54; M. Tafuri, Venezia e il Rinascimento, Torino 1985, pp. 15-17 ...
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AMMANNATI, Tommaso
Edith Pàsztor
Nato a Pistoia, di nobile famiglia, dopo gli studi di diritto a Padova, andò verso il 1370 ad Avignone, ove entrò a far parte della curia pontificia. Uditore del Sacro [...] Palazzo, fu mandato nel 1374 a Carlo IV di Boemia, per questioni riguardanti la situazione della Chiesa nei suoi stati. Lo stesso anno, il 9 ottobre, fu eletto vescovo di Limassol, ma non fu mai consacrato. Ritornato in Italia, il 15 nov. 1377, ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...