Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] stanzialità: nel caso delle società nomadi del Paleolitico, comunità designa gruppi identificabili con qualche massimo e, sull'altro lato, da dormitori per i bambini di età superiore ai 3 anni, affidati alle cure della comunità in grado di impartire ...
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Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] ne ha solo due: prossimale e distale (v. il capitolo Arti superiori, Mano). Fin dagli albori della civiltà, la mano è sempre stata
Non è certamente un caso che gli uomini del Paleolitico, volendo segnare in qualche modo l'appartenenza dei luoghi ...
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Latte
Laura Pizzoferrato
Il latte è il prodotto della secrezione delle ghiandole mammarie funzionanti nelle femmine dei Mammiferi destinato ad alimentare la prole. Si presenta come un liquido bianco [...] nella produzione di cibo bisogna attendere il passaggio dal Paleolitico al Neolitico, ovvero il passaggio dall'economia di caccia contenuto di calcio e quello di fosforo che risulta superiore all'unità. La componente lipidica del latte, estremamente ...
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La grande scienza. Epidemiologia
Paolo Vineis
Epidemiologia
L'epidemiologia è lo studio della distribuzione e dei determinanti della salute e della malattia nelle popolazioni. La semplice descrizione [...] protettivi nei confronti di diverse malattie), così come l'assunzione di diverse vitamine, era circa 2-3 volte superiore nel Paleolitico rispetto a oggi; il consumo di fibre era addirittura 5-10 volte più elevato. Lo squilibrio tra il background ...
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Cranio
Patrizia Vernole
Il cranio è lo scheletro della testa nell'uomo e negli altri Vertebrati. Dal punto di vista dell'anatomia comparata esso si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge [...] di questo tipo siano stati utilizzati al fine di affermare la superiorità o l'inferiorità nella scala evolutiva di un gruppo etnico tuttavia che si sia raggiunta la massima capacità nel Paleolitico e si sia avuta poi una riduzione nell'uomo moderno ...
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Longevità
Gaetano Crepaldi
Stefania Maggi
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
Il termine longevità definisce la capacità fisiologica di un organismo appartenente a una certa specie di sopravvivere [...] reperti scheletrici dell'uomo di Neanderthal, del Paleolitico e del Mesolitico, dimostrano che la stragrande prima volta nella storia dell'umanità, la percentuale dei 'vecchi' di età superiore ai 60 anni (21,8%) ha superato quella dei 'giovani' di ...
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Le Paleoscienze. La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Giorgio Manzi
Loretana Salvadei
La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Il nostro corpo rappresenta certamente una fra le più [...] antiche raffigurazioni antropomorfe prodotte dall'uomo al termine del Paleolitico (intorno a 10.000 anni fa) nel Sahara in tutto il corpo: sul cranio e a carico degli arti superiore e inferiore del lato destro. Siamo di fronte a un quadro ...
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paleolitico
paleolìtico agg. e s. m. [comp. di paleo- e -litico1, sull’esempio dell’ingl. paleolithic, termine coniato nel 1867 dallo studioso ingl. sir John Lubbock] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo p. (o, come s. m., il paleolitico),...
superiore
superióre agg. e s. m. [dal lat. superior -oris, compar. di supĕrus «che sta sopra»: v. supero1]. – 1. a. Che è più alto, che si trova più in alto, che sta sopra (in senso spaziale); ha usi correlativi a inferiore, cui si contrappone...