Cultura
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), [...] e di incisioni fa riflettere sulla natura segnica (o 'segnificante') ed estetica della cultura. "In questi modestissimi documenti" del Paleolitico europeo (le incisioni di tacche su pietre e su ossi) "non si riesce più a decifrare alcun significato ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] decisivo assumono il progresso tecnologico e, insieme a questo, il processo di trasformazione socioeconomica. Come il trapasso dal Paleolitico al Neolitico si compie in virtù di una rivoluzione che ha la sua base nella scoperta dell'agricoltura e ...
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Elemento che costituisce l’apparato scheletrico dell’uomo e degli altri Vertebrati (➔ scheletro); è formato per la massima parte da un particolare tessuto connettivo differenziato (➔ osseo, tessuto).
Anatomia [...] sarebbe antichissima, anteriore a quella della pietra. Un forte sviluppo di questa tecnica si ha però solo nel Paleolitico superiore, in particolare in Europa, dove si producono pendagli, punteruoli, zagaglie, arponi, aghi. Non mancano manifestazioni ...
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SOCIOBIOLOGIA
Stefano Scucchi
La s. è la branca della biologia che si occupa dello studio sistematico delle basi biologiche di tutti i comportamenti sociali. Essa deve la sua formalizzazione a E.O. [...] genotipo è rimasto per gran parte identico a quello dei popoli cacciatori e raccoglitori della fine del Paleolitico. Il progresso tecnologico e culturale ha eliminato quasi ovunque molti agenti selettivi (malnutrizione, parassiti, malattie infettive ...
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Parentela
Adam J. Kuper
di Adam J. Kuper
Introduzione
"La parentologia è la disciplina centrale dell'antropologia", affermava una trentina d'anni fa l'antropologo R. Fox (v., 1967, p. 10); "essa rappresenta [...] alcuni obiettarono che gli Aborigeni australiani (considerati quasi universalmente gli equivalenti delle popolazioni del Paleolitico) non conoscevano l'istituzione della famiglia. Il problema fu affrontato da un collaboratore di Westermarck ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] ciò spiega il proliferare delle rappresentazioni stilizzate tanto della matrice femminile quanto del membro maschile nelle grotte del Paleolitico. La vera svolta nella considerazione del significato sociale e artistico della nudità si ebbe con l ...
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Tribù
Ugo Fabietti
Introduzione
Nonostante abbia costituito per molto tempo uno dei termini più qualificanti il lessico dell'etnologia, dell'antropologia sociale e dell'antropologia culturale, quello [...] forme di organizzazione sulla base di criteri tanto formali quanto sostanziali. Pur collocandone la comparsa nel Paleolitico, quando si costituirono le prime vaste comunità di cacciatori, gli antropologi neoevoluzionisti non avevano, contrariamente ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] mondo greco uno degli elementi preferiti dell'ambito funerario.
5. Europa antica. - Seppellimenti sicuri datano dal Paleolitico Superiore, con alternanza del rannicchiamento alla deposizione in decubito dorsale e presenza di elementi di corredo come ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, [...]
Per la nascita del mercato sono decisivi i grandi spazi. Dopo le economie nomadi di raccoglitori e cacciatori del paleolitico, la rivoluzione agricola rende stanziali gli uomini, dando luogo a economie familiari e di villaggio. La comparsa delle ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] all’estero, da Kitchin (1988; trad. it. Kitchen, 1991) a Umi no futa (2004; trad. it. Il coperchio del mare, 2007).
Il Paleolitico giapponese ebbe inizio intorno al 50.000 a.C. e terminò verso il 13.000 a.C., con la comparsa della ceramica, che ...
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paleolitico
paleolìtico agg. e s. m. [comp. di paleo- e -litico1, sull’esempio dell’ingl. paleolithic, termine coniato nel 1867 dallo studioso ingl. sir John Lubbock] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo p. (o, come s. m., il paleolitico),...
epipaleolitico
epipaleolìtico agg. [comp. di epi- col sign. di «dopo, che segue» e paleolitico] (pl. m. -ci). – Termine usato in paletnologia per definire alcuni aspetti culturali della fine del paleolitico.