A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] i popoli slavi e ha per fulcro il momento decisivo per la storia delle loro lingue e della loro civiltà: l'origine del paleoslavo. Al cèco J. Dobrovský spetta di diritto il titolo di "padre della filologia slava": per le sue opere sulla lingua e ...
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NEMANJA
Giuseppe Praga
Dinastia medievale del regno di Serbia. Capostipite ne è Stefano Nemanja (tutti i N. hanno come primo nome Stefano), grangiuppano (veliki župan, μέγας ζούπατος) di Rascia, nato [...] Schiavonia Albertino, sposò il pretendente al trono Vladislao (1321-1324), figlio del re Dragutin.
Bibl.: Antiche vite in paleoslavo: Život Sv. Simeuna i Sv. Save, napisao Domentijan, ed. Daničić, Belgrado 1865; Život kraljeva i arhiepiskopa srpskih ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le attestazioni delle varie lingue d’Europa e le loro prime elaborazioni letterarie sono diverse per data [...] .
Le prime testimonianze scritte delle lingue slave risalgono alla fine del Mille. Con il nome di slavo-ecclesiastico antico (o paleoslavo) si intende la più antica lingua slava di cui si hanno testimonianze scritte: dalle origini sino all’intero XI ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] fu uno dei prelati più colti che abbia avuto la Romania, la completa sostituzione della lingua nazionale a quella paleoslava ormai divenuta inintelligibile al clero. Di lui abbiamo una serie di Didahii (Prediche), scritte con molto senso artistico, e ...
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. Popolo di stirpe slava, trae la sua origine dalla patria comune degli Slavi in Transcarpazia, dalla quale immigrò probabilmente nel sec. VI d. C. nelle sue sedi odierne, non ancora come popolo unito, [...] . Per merito del principe Venceslao (921-929), il primo santo cèco, il rito latino fu accettato invece di quello orientale (paleoslavo). Poco dopo, per opera dei successori di Venceslao, i duchi Boleslao I e II, si compì l'unificazione delle varie ...
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JAGIČ, Vatroslav
Giovanni Maver
Slavista, nato il 6 luglio 1838 a Varaždin in Croazia, morto il 5 agosto 1923 a Vienna. Studiò a Varaždin, a Zagabria, e poi (1856-1860) all'università di Vienna, dedicandosi [...] poeti croati di Dalmazia (Marulo, Menze, Darsa, Vetrani, ecc.). Suo campo preferito d'indagine fu però sempre il paleoslavo con le sue diverse ramificazioni. A lui si devono le pregevoli edizioni critiche del Codex Glagoliticus quattuor evangeliorum ...
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. Sono nello zoroastrismo (v.) esseri divini che costituiscono un gruppo vicino ad Ahura Mazdāh, il dio supremo, della cui creazione sono custodi e ministri. Sono sei: Vohu manah "il buon pensiero", Aša [...] in cui l'Avestā è redatto - si dànno due spiegazioni: l'una ricollega il secondo elemento spenta a lit. sventas, paleoslavo svètù "santo" e intende quindi "i santi immortali"; l'altra mette invece in rapporto spenta e le altre parole avestiche che ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] dell’emigrazione). Le sue principali caratteristiche a livello fonologico sono: l’esito i dello ě (jat): per es., dilo «cosa» dal paleoslavo dělo; il passaggio di o ed e a i in sillaba chiusa dopo la caduta della semivocale finale: nis «naso» da nošu ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] del 200 ca. (di cui si conoscono recensioni greche a partire dal sec. 3°, diverse traduzioni in lingue orientali e in paleoslavo e cinque frammentarie in latino) si apre con il rifiuto dell'offerta di Gioacchino al Tempio e si conclude con la strage ...
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DOLCI, Sebastiano
Sergio Cella
Recentemente indicato, non si sa su quali basi documentarie, come Slade-Dolči, nacque a Ragusa (oggi Dubrovnik) in Dalmazia il 30 giugno 1699. Di famiglia modesta, ma [...] in questi anni con la fondazione in Dalmazia di due seminari illirici per l'educazione dei sacerdoti officianti in paleoslavo e l'istituzione a Roma della prima cattedra di slavistica nel collegio urbano di Propaganda Fide.
Negli anni successivi ...
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paleoslavo
agg. e s. m. [comp. di paleo- e slavo]. – Lingua p. (o più spesso il paleoslavo s. m.), lingua (detta anche slavo ecclesiastico e antico slavo e, oggi più raramente, antico bulgaro e veteroslavo) basata su un dialetto bulgaro della...
slavone
slavóne s. m. [dal fr. slavon]. – In linguistica, termine con il quale vengono indicate le tradizioni locali dello slavo ecclesiastico a partire dal secolo 11°, che si caratterizzano per una coloritura linguistica regionale dell’originario...