PALLAVICINO, Carlo
Andrea Garavaglia
PALLAVICINO (Pallavicini, Palavicino), Carlo. – Nacque a Salò, sul lago di Garda, intorno al 1638. Sposò Giulia Rossi di Padova, da cui ebbe il figlio Stefano Benedetto, [...] per la storia della musica al Santo e nel Veneto, raccolti da A. Sartori, a cura di E. Grossato, Vicenza 1977, passim; C. Pallavicino, L’amazzone corsara, overo L’Alvilda regina de Goti, a cura di H. M. Brown, New York 1978 («Italian Opera, 1640-1770 ...
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PALLAVICINO, Benedetto
Antonio Delfino
PALLAVICINO, Benedetto. – Nacque a Cremona nel 1551.
Si definiva «cremonese» nei frontespizi delle prime due opere a stampa, dedicate agli Accademici Filarmonici [...] Morì a Mantova, «de anni n° 50», il 26 novembre 1601 (Prunières, 1926, p. 294 n. 13; Bridges, 1963, p. 29).
Pallavicino scrisse polifonia sia profana sia sacra. Tra i più prolifici autori di madrigali, ne pubblicò in vita sei libri a cinque voci, uno ...
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PALLAVICINO, Germano
Antonio Delfino
PALLAVICINO, Germano. – Organista e compositore, nacque a Cremona intorno al 1545; non sono finora emersi elementi che lo confermino fratello di Benedetto, secondo [...] sulla stessa stampa; altri due Ricercari provengono forse dal perduto Primo Libro (ed. mod. dei quattro brani completi in G. Pallavicino, F. Stivori e anonimi, Opere per organo, a cura di A. Carideo, Bologna 1999).
Fonti e Bibl.: G. Cesari - G ...
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FALCONIO (Falconi), Placido
Alessandra Campana
Nacque ad Asola (Mantova) nel 1530 circa. Nulla sappiamo della sua formazione musicale. Monaco benedettino cassinese, dal 1549 visse nel convento di S. [...] , V. da Sabbio, 1579) si apprende infatti che "per cura del Falconi, di Costanzo Antegnati e di Giacomo Pallavicini, soggetti ambo ragguardevolissimi, furono da Venezia trasportatì i tipi musicali in grazia e giovamento degli studiosi di tal facoltà ...
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GIGLI, Clarice
Claudia L'Episcopo
Nata a Firenze, sono sconosciuti, oltre alla data di nascita, la sua formazione musicale e gli esordi come cantante; sappiamo, comunque, che il periodo più significativo [...] della stagione 1683. Nel 1685 si esibì a Modena nel teatro Fontanelli nel ruolo di Arricida in Il Vespasiano, sempre del Pallavicino.
Dal 1687 la G. fu al servizio di Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers, duca di Mantova, il quale le concesse la patente ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] pro mortuis del L. a cura di J. De Clerck, Louvain 1981), forse eseguito per la messa di requie in suffragio di C. Pallavicino, o il mottetto a 20 voci Intret in conspectu Tuo Domine gemitus populi Tui, eseguito in S. Marco durante il vespro del 1 ...
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FASOLO, Bernardino
Marzia Cataldi Gallo
Figlio di Lorenzo, nacque a Pavia nel 1489 come si ricava da una notizia pubblicata dall'Alizeri (II, pp. 237; III, p. 247), in cui si afferma che egli giunse [...] note dai documenti pubblicati dall'Alizeri (III, pp. 252 s.): si tratta della decorazione ad affresco della cappella Rotulo Pallavicino nella chiesa dell'Annunziata di Portoria a Genova, pochi anni dopo ridipinta da Pantaleo Calvi, e di una cappella ...
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GHERARDINI (Gherardino, Ghirardini), Rinaldo
Raoul Meloncelli
Nacque nel 1657 forse a Modena, ove maturò la decisione di intraprendere la carriera di cantante.
Una petizione rivolta al duca di Modena, [...] e al Pistocchi.
Nel 1692 si esibì nel Novissimo teatro di Fabriano, ove apparve nel ruolo di Gesilla ne Il Vespasiano di C. Pallavicino e P. Porfirij. Ancora a Parma, e nello stesso anno, cantò ne Il Massimino di Sabadini; fu poi al teatro di Crema ...
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CARESANA, Cristoforo
Alessandra Ascarelli
Nacque a Venezia verso il 1640, sebbene varie fonti, con chiaro riferimento al Fétis, datino la sua nascita al 1655, e G. De Rosa di Villarosa affermi che il [...] di un'altra pubblicazione del C. per dei mottetti a 2, 3 e 4 vociediti dal De Bonis e dedicata ad Alessandro Pallavicino dei duchi di Castro. Alcune composizioni del C. furono inserite da padre Martini nel II volume del suo Saggio di… contrappunto ...
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CORRADI, Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque a Parma, in un anno da porre presumibilmente tra il 1640 e il 1650. Del tutto ignoti sono gli itinerari della sua formazione letteraria nonché gli avvenimenti [...] mondo, 1675; Germanico sul Reno, 1676, Reggio 1677, Bologna 1680; Il Creso, 1681; I due Cesari, 1683), e quattro a Carlo Pallavicino, assai legato, oltre che a Venezia, al teatro di Dresda (Il Vespesiano, 1678, 1680, Modena s. d. [ma 1685], Ferrara ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
spanditore
spanditóre s. m. (f. -trice) [der. di spandere], non com. – Chi spande, cioè versa o diffonde: spanditori del sangue umano (P. S. Pallavicino); fig., non com.: gli s. di false notizie.