PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] , meno puro in O. Wilde. Più vicina al parnassianesimo è la poesia di M. Arnold, solitario, raccolto in un panteismo pessimistico, ammiratore di Gautier; dopo di lui, Ed. Gosse, studioso di Leconte de Lisle, e, almeno per qualche carattere, Watts ...
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Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] assoluto delle cose al di là delle cose stesse, e con loro non intimamente connaturato; o nel senso di un "panteismo", che, connettendo troppo immediatamente l'assoluto col relativo, flnisca con l'essere a rigore un "ateismo". Da tali punti di ...
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. Deismo in senso stretto viene chiamata nella storia della filosofia quella corrente di pensiero fiorita tra il Sei e il Settecento in Inghilterra, che s'inizia con E. Herbert of Cherbury (1581-1648), [...] implicitamente guardano con occhio critico ai miracoli, alla rivelazione, ai dogmi, e perciò stesso, anche quando non giungono al panteismo del Toland e si sforzano di restare entro l'ambito se non del cattolicesimo almeno del cristianesimo, sono in ...
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TMAN Termine della filosofia indiana. Qualunque sia il significato etimologico, tuttora controverso, della parola ātman, la sua più antica accezione è quella di "sé stesso" in antitesi con ciò che sé stesso [...] prima che riesca a distinguere in modo chiaro ed esplicito l'anima individuale dall'anima universale; e quando il panteismo mistico delle Upaniṣad trova assetto sistematico nella filosofia del Vedānta (v.), il brahman prende il nome di ātman supremo ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] contro la licenza di novità su termini e concetti venerandi, come quelli di ente e di sostanza, recentemente degenerati nel panteismo e nella negazione dell'immortalità dell'anima, e contro l'inerzia di chi, ignaro degli errori e dell'empietà contro ...
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ROSMINI Serbati, Antonio
Carlo Caviglione
Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto nel Trentino, da nolbile famiglia; morì il 1° luglio 1855 a Stresa. La sua vita fu intensa, profondamente ascetica, dedita [...] natura non si dà. Il R. perciò, con i suoi principî fondamentali e caratteristici, combatte l'ontologismo e il panteismo, e vuole costantemente distinti l'ordine naturale e l'ordine soprannaturale dell'esperienza, e, pur conservando un ultimo residuo ...
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RILKE, Rainer Maria
Vincenzo Errante
Poeta di lingua tedesca, nato il 4 dicembre 1875 a Praga, morto a Muzot (Svizzera) il 29 dicembre 1926. Discendente da un'antichissima famiglia aristocratica e cattolica, [...] Dio. E questo movimento si risolve, attraverso un'identificazione delle cose e di Dio, nell'equilibrio di un panteismo patetico, ove i due fondamentali impulsi organici rilkiani sembrano confondersi nell'unica vibrazione, in cui soltanto l'orecchio ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] (E. Schuré, Les grands initiés, 1889), con la creazione di circoli e riviste (Le Coeur, L’Occident) in cui confluiscono panteismo spinoziano, misticismo cattolico e teosofia, spesso in rapporto con l’arte, come nel caso de La Rose-Croix, fondata nel ...
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ZSCHOKKE, Heinrich
Carlo Antoni
Nato il 22 marzo 1771 a Magdeburgo, morto ad Aarau il 27 giugno 1848. Orfano d'un artigiano (il suo vero nome pare fosse Schoke o Schok; si servì pure degli pseudonimi [...] uffici e a ritirarsi, in compagnia di Kleist, a Berna. In un racconto, Almontade, der Galeerensklave (1803), combinò panteismo ed etica kantiana. Nel 1803 si trasferì a Biberstein presso Aarau ottenendo la cittadinanza del nuovo cantone di Argovia e ...
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natura
Anna Lisa Schino
Le cose e gli esseri attorno a noi e non da noi prodotti
Il mondo, in tutte le sue manifestazioni, è oggetto di continua osservazione e interpretazione da parte dell’uomo. Alcuni [...] pervasa dalla presenza di Dio come da un alito vitale: di qui la tendenza a identificarla con Dio stesso (panteismo). Questa tendenza diventa il punto di riferimento della filosofia di Baruch Spinoza (17° secolo), la cui definizione Deus sive ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...