Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] 1910), che sarà pure lui cardinale, affermarono che con le tesi della Teosofia si era palesata quell’eterodossia, connotata da panteismo e ontologismo, che nel Nuovo saggio non era stata avvertita. A queste accuse seguì un processo, iniziato nel 1883 ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] , bensì riconoscendo un'attività spirituale creatrice immanente nel fondo della natura, diretta verso un fine: una sorta di "panteismo dinamico" (questa posizione è espressa nel volume La creazione nell'arte e nella natura, Piacenza 1905, che risente ...
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Il cantore dell’India moderna
Poeta, scrittore, filosofo e drammaturgo, Rabindranath Tagore è stato il primo letterato indiano moderno a riscuotere una vasta popolarità e considerazione in Occidente. Il [...] il titolo Sadhana. La vera essenza della vita, in cui definisce il suo pensiero religioso e filosofico, fondato su un panteismo mistico derivante dalle Upanisad (trattati in prosa e versi annessi ai quattro libri dei Veda, i testi sacri dell’induismo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , la cui frequentazione del gruppo non è stata del tutto accertata. Tuttavia, nonostante le condanne e le accuse di 'panteismo' e di 'materialismo', si continuò a fare riferimento ai testi di filosofia naturale di Aristotele. Nel 1215, cinque anni ...
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MANCINO, Salvatore
Giuseppe Landolfi Petrone
Nato a Palermo, nel 1802 da genitori di modeste condizioni, vi compì gli studi umanistici e vi intraprese la carriera ecclesiastica come canonico della cattedrale [...] 1838 dei Fragments philosophiques, con l'intima speranza che l'adesione di un uomo di Chiesa facesse cadere i sospetti di panteismo che colpivano la sua filosofia. Il M. fu in contatto epistolare con Cousin, e del carteggio fra i due si conservano ...
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natura
Anna Lisa Schino
Le cose e gli esseri attorno a noi e non da noi prodotti
Il mondo, in tutte le sue manifestazioni, è oggetto di continua osservazione e interpretazione da parte dell’uomo. Alcuni [...] pervasa dalla presenza di Dio come da un alito vitale: di qui la tendenza a identificarla con Dio stesso (panteismo). Questa tendenza diventa il punto di riferimento della filosofia di Baruch Spinoza (17° secolo), la cui definizione Deus sive ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] la necessità del pensiero, e che è l'Unità suprema dell'universo", noi, secondo il V., non superando il panteismo, non rendiamo ancora razionalmente conto dell'esigenza religiosa.
Il Dio Persona che adoriamo, superando con tale Personalità quell ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] nell'avere identificato sul piano esistenziale, nella vita cosmica attuata, essere e divenire, senza però giungere al panteismo o all'immanentismo inevitabile nel sistemi idealisti. Il principio di discontinuità ontologica permise, inoltre, al F. di ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] si uniscono, pur differenziandosi, l'Ente creatore e l'universo creato, conciliando così le esigenze del trascendentalismo e del panteismo. Ciò grazie a una concezione dell'Ente che, superando i concetti di personalità e di impersonalità, è definita ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] e attività delle sostanze che, per il M., aveva chiara matrice newtoniana; sottolineò le riserve genovesiane sul panteismo possibile nella metafisica del vuoto come sensorium Dei; evidenziò infine che Genovesi aveva seguito nella Metafisica il metodo ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...