Mistico musulmano egiziano (Il Cairo 1181 - ivi 1235). Autore di un diwān, di cui la parte più interessante è un poemetto rimante in ta (lettera araba) e detto per questo la "Tāiyya maggiore", at-Tā'iyya [...] della via mistica. La dottrina ed esperienza mistico-religiosa di I. F., nonostante alcune espressioni di apparenza panteistica dovute all'entusiasmo poetico, non oltrepassano i limiti dell'ortodossia, e gli elementi neoplatonici in lui ricorrenti ...
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Poeta sloveno (Vinice, Kočevje, 1878 - Lubiana 1949). Di famiglia agiata, visse a lungo all'estero; dal 1920 fu direttore del Teatro nazionale sloveno. Insieme a F. Prešeren, è tra le voci più importanti [...] plan "Attraverso il piano", 1904), inclinando poi a un forte pessimismo (Samogovori "Soliloqui", 1908). Approdato a una concezione panteistica di una superiore unità universale (V žarje Vidove "All'alba del giorno di San Vito", 1920, sulla caduta e ...
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Gli appartenenti alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi dell’ultimo giorno, fondata da Joseph Smith iunior e diffusa negli USA.
In un ambiente di risveglio (revival) e di entusiasmo religioso, Smith nel [...] su altre rivelazioni si fonda la dottrina mormonica, che è una interpretazione del cristianesimo in chiave gnostica e panteistica.
La disciplina dei m. è caratterizzata dal battesimo degli adulti, dall’espiazione cruenta dei peccati gravi (professata ...
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THEER, Otakar
Poeta cèco, nato il 16 febbraio 1880 a Cernăuţi in Bucovina, morto il 20 dicembre 1917 a Praga.
Nei suoi versi giovanili cercò di affermarsi come avversario del decadentismo allora di moda [...] . Il Th. è pure noto per alcuni lavori di critica letteraria e per buone traduzioni dal francese. La sua religiosità panteistica lo ha posto in urto con le chiese organizzate, il suo individualismo spesso esasperato lo ha per parecchio tempo messo in ...
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WEÖRES, Sándor
Gyozo Szabó
Poeta ungherese, nato a Szombathely il 22 giugno 1913; studiò filosofia ed estetica all'università di Pécs e pubblicò in questa città il primo volume di poesie Hideg van ("Fa [...] . I componimenti di W., privi di contenuti sociali, si nutrono di una filosofia solipsistica, talvolta mitica e panteistica, ed eccellono nella duttilità del linguaggio, capace di esprimere, con uguale efficacia, i sentimenti dell'esasperazione (De ...
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Landauer, Gustav
Scrittore, filosofo e uomo politico tedesco (Karlsruhe 1870 - Stadelheim 1919). Figlio di un commerciante di scarpe di origine ebraica, studiò germanistica e filosofia, prima di stabilirsi [...] alle tendenze individualistiche dell’anarchismo – una visione mistico-filosofica della rivoluzione, basata su un’interpretazione panteistica di Eckhart, che lo portò anche a rivalutare alcuni aspetti della tradizione metafisica (il neoplatonismo) e ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] , in quanto l’uomo, partecipando della natura divina, non prova più il bisogno dell’adorazione. Accenni a una tendenza panteistica non mancano neanche in altre religioni, benché si trovino, per lo più, in una sfera intermedia tra religione e ...
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Goethe, Johann Wolfgang
Poeta e scrittore (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832).
La filosofia della natura
Pur dimostrandosi restio a scendere apertamente in campo filosofico, la sua attenzione [...] caratteristiche del pensiero di G. che risultano da un singolare incrocio di temi illuministici e temi preromantici: nella sua visione panteistica, l’Universo è una totalità vivente e infinita, in cui tutto si lega con tutto, e infinito è anche ogni ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] positivismo e che considerava unico mezzo per riconquistare al mondo serenità e sicurezza. Una certa vena religiosa e panteistica, infatti, si ritrova sempre nella sua ispirazione, anche quando affronta i concreti e complessi problemi del suo tempo ...
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HEBBEL, Friedrich
Carlo Grünanger
Scrittore, nato a Wesselburen (Dithmarschen, Holstein) il 18 marzo 1813, morto a Vienna il 13 dicembre 1863. La vita lo formò fin dai primi anni alla lotta. Contro [...] città anseatica agli studî universitarî, il suo spirito, superata una profonda crisi religiosa e fissatosi in una concezione panteistica, che ricorda da vicino quella del Goethe e dello Schelling, può dirsi oramai maturo per accogliere ed elaborare ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...