SEGANTINI, Giovanni
Chiara Ulivi
– Alla nascita Giovanni Battista Emanuele Maria Segatini (cominciò a firmarsi Segantini ai tempi dell’Accademia), nacque ad Arco (Trento) il 15 gennaio 1858, in territorio [...] , in parte divisi e in parte mescolati. L’epica del lavoro dei campi di millettiana memoria si dissolve nella visione panteistica di un’armonia universale che unisce uomini, animali e paesaggio.
Nel 1886, dopo un pellegrinaggio a piedi con Bice ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Hegel gli allievi si dividono sulla base di interpretazioni divergenti [...] deve “cadere sulla terra” (il che equivale a propugnare l’avvento di una prospettiva radicalmente immanentistica, quindi panteistica), così la teoria deve fondersi con la prassi. Questa problematica conduce i “giovani” a proclamare la fine della ...
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COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] ad opera di Spinoza, un pensatore che Boulainviller aveva studiato a fondo. La perfetta adesione del C. alla posizione panteistica è più che mai evidente nelle pagine del libro, in cui viene passato in rassegna lo svolgimento della filosofia greca ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] affioramento problematico delle idee prima citate, nonché in quello di ‘epigenesi’ ed ‘evoluzione’, attraverso l’interpretazione panteistica che egli dette dell’ultimo, sommo metafisico europeo, Baruch Spinoza (1632-1677). Il pensatore olandese era ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] sistematicamente argomenti scettici ironizzando sui conflitti tra le metafisiche, inclusi il dualismo cartesiano e l’originale variante panteistica del sistema di Spinoza. Le ricerche analitiche di Locke attaccarono l’apriorismo di Descartes, le idee ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] successive, non ultime le poesie filosofiche scritte nel periodo 1799-1802 e il cui più riuscito esito è il poema panteistico-epicureo Professione di fede epicurea di Heinz Widerpost. Solo così si spiega per quale motivo, nella chiusa del Sistema del ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] di allontanare l'insegnamento del maestro greco dall'interpretazione averroistica e di combattere in tal modo l'ispirazione panteistica che ne derivava, a riportare direttamente l'attenzione sui testi fisici e naturalistici. Si giunse così al decreto ...
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COSTA, Giovanni (Nino)
Gianna Piantoni
Nacque a Roma il 15 ott. 1826 da Gioacchino e Maria Chiappi.
Il padre, originario di Santa Margherita Ligure, si era trasferito a Roma in giovane età. Qui, dopo [...] C. aveva iniziato nel 1878 un vasto paesaggio, Frate Francesco e frate Sole (Castle Howard, coll. Howard), esaltazione panteistica della natura, esposto nel 1886 alla Grosvenor Gallery. I principî della Scuola etrusca furono ribaditi e formulati in ...
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SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] i catari. Scandella tuttavia non è classificabile come cataro perché non segue tutte le loro concezioni e soprattutto ha una visione panteistica, dato che crede che Dio sia tutte le cose buone e che tutto sia Dio (pp. LIII-LXXII). Si tratta di ...
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SVEZIA (XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, 11, p. 933; III, 11, p. 877)
Carmelo Formica
Marco Villani
Ullrich Hartmut
Mario Gabrieli
Stefano Ray
Häkan Wettre
Al censimento del 1970 la popolazione [...] il massimo poeta del Novecento svedese, H. Gullberg (1898-1961), dotato di grande talento formale, nonché di mistico-panteistica visionarità, malgrado l'apparente gioco intellettuale e la maschera clownesca.
Anche nella narrativa come nel teatro sono ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...