Musicista italiano (Taranto 1858 - Montecarlo 1933). Studiò al conservatorio di Napoli. Si segnalò in Italia e fuori, specie in Inghilterra, quale compositore di romanze e canzoni napoletane, italiane [...] (alcune su testi poetici di S. Di Giacomo) e francesi, e di lavori teatrali d'indole leggera: celebre la pantomima Histoire d'un Pierrot (1893). ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] sua presunta asemanticità, infatti, la m. ha svolto nel cinema tutte le funzioni della comunicazione acustica. Come nella pantomima essa ha preso il posto dei dialoghi facendosi 'declamazione', sostenendo ed esaltando la gestualità degli attori; come ...
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Musicista ungherese (Nagyszentmiklós 1881 - New York 1945). Il linguaggio di B. si fonda su un originale rapporto fra la tradizione colta e i canti popolari che raccolse in Ungheria; successivamente egli [...] uno dei maggiori esponenti della musica contemporanea.Tra le composizioni, l'opera Il castello del principe Barbablu (1918) e la pantomima in un atto Il mandarino meraviglioso (1925).
Vita e opere
Studiò con la madre e poi con L. Erkel. Si ...
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MIX (Micks), Silvio
Nicola Balata
Nacque a Trieste da Riccardo Micks e da Erminia De Re il 30 dic. 1900.
Iniziò gli studi musicali con la sorella Stella, ma fu praticamente autodidatta; giovanissimo, [...] Inno all'Italia imperiale per canto e pianoforte (Firenze); nel 1927 fu chiamato a Parigi dal Prampolini al teatro della Pantomima futurista, fondato in quell'anno al teatro della Madeleine, per iniziativa di Maria Ricotti: il M. vi figura in qualità ...
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FILIASI, Lorenzo
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Napoli il 25 marzo 1878, dal marchese Luigi, buon musicista dilettante (compose l'operetta Il Menestrello, rappresentata a Napoli il 7 maggio 1880), [...] presto il giovane compositore si orientò con decisione verso il teatro. Creò, appena diciassettenne, l'azione e la musica della pantomima in tre atti Pierrot e Bluette. Sollecitato dal De Nardis, la orchestrò e la diresse, in un'esecuzione privata ...
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WIDOR, Charles-Marie
Romolo Giraldi
Organista e compositore, nato a Lione il 24 febbraio 1845 e morto a Parigi il 10 marzo 1937. Studiò col padre, organista a Lione, e poi a Bruxelles con Lemmens l'organo [...] Maître Ambros (Parigi 1896), Les Pêheurs de Saint-Jean (ivi 1905) e Nerto (ivi 1924); il balletto La Korrigane (ivi 1880); la pantomima Jeanne d'Arc (ivi 1890); la musica di scena per il Conte d'Avril di Dorchain e per Les Jacobites di Coppée; Messe ...
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BLANC, Giuseppe
Nicola Balata
Nacque a Bardonecchia (Torino), da Giuseppe Augusto e Angelina Bauda, l'11 apr. 1886. Iniziato lo studio della musica a Torino, fu allievo di G. Bolzoni per la composizione [...] 'università di Torino). Seguirono in questo stesso periodo l'opera Fiançailles, su libretto proprio (tratto da M. Maeterlinck), la pantomima Le statuette di Chelsea (da Violet Kind) e la visione tragica Il convegno dei martiri su libretto di Salvator ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] anche la musica, ma si concretizzarono nella tendenza soprattutto europea a trarre ispirazione dal teatro di prosa, dalla pantomima e dal melodramma, con l'obiettivo di riprodurre più che produrre, adattando alla pellicola un materiale preesistente ...
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FORTNER, Wolfgang
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Lipsia il 12 ottobre 1907. Nella sua città studiò al Conservatorio, dove fu allievo per la composizione di Hermann Grabner, e all'università, dove [...] Cress ertrinkt (1931), Der Wald (1953), Corinna (1958), i balletti Die weisse Rose (1949) e Ballet blanc (1958), la pantomima Die Witwe von Ephesus (1951), lavori vocali-orchestrali, fra cui Nuptiae Catulli (1937), Die Nachgeborenen (1948), Isaac's ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...
pantomimica
pantomìmica s. f. [femm. sostantivato di pantomimico, con riferimento generico a pantomima come «gesticolazione»]. – In psicodiagnostica, osservazione dinamica del soggetto in esame attraverso lo studio dei movimenti del volto...