I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] in numero romano): Vittorio Emanuele II, Paolo VI, ecc.;
(b) quando si (duplice, triplice, quadruplice, col significato di «formato da due, tre o più parti; che ha due, novelle, a cura di A. Palermo, Firenze, Vallecchi.
Serao, Matilde (1977), Castigo ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] con l’anticravatta in metallo e la tuta di Thayat (1920: da tutta perché è una veste tutta intera, la possono indossare tutti, (1343) (Archivio di Stato di Firenze, Registro 1932), in D’Ancona, Paolo, Le vesti delle donne fiorentine nel secolo ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] residenza
4 E: signora per andar via da Napoli?
5 F: da u‹na› da una_ via all’altra
6 E: allora Italian, Bologna, CLUEB.
Giglioli, Pier Paolo & Fele, Giolo (a . L’analisi dell’interazione verbale, Firenze, La Nuova Italia Scientifica.
Pistolesi, ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] proponeva una pronuncia basata sull’«asse Roma-Firenze» (Bertoni & Ugolini 1939), S. Raffaelli 1997a).
Anche il cinema operò da scuola di lingua per le masse: la come quelle di Torquato Gigli e Paolo Monelli si affiancarono quelle meno accese ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] torero. Il torero le pagò il biglietto della sala da ballo. Margareth, la donna del torero, non sapeva al latino parlato anticamente (Paolo D’Achille, Breve grammatica storica , Edizioni dell’Orso (1a ed. Firenze, La Nuova Italia, 1988).
De ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] di /b/ e /ʤ/ intervocaliche, diffusa da Roma in giù) o molto più ridotte ., Torino, UTET, pp. 26-42.
D’Achille, Paolo & Viviani, Andrea (2009), La colazione al bar cura di C. Robustelli & G. Frosini, Firenze, Cesati, pp. 423-445.
De Mauro, ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] da un dimostrativo (30), da un pronome relativo indipendente (32), o da un nome generico (33):
(32) chi ha rotto il vaso è Paolo novembre 2003), a cura di I. Korzen & P. D’Achille, Firenze, Cesati, pp. 249-279.
Halliday, Michael A.K. (1967), Notes ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] da Ultrà (1991) di Ricky Tognazzi, a Romanzo criminale (2005) di Michele Placido. Notevole la recente fortuna delle varietà toscane (Roberto Benigni, Paolo . Didascalie e dialoghi nel cinema italiano, Firenze, Le Lettere.
Raffaelli, Sergio (2001), ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] /o/ /ɔ/
p /p/
q /k/ (sempre seguito da u eufonica; raddoppiato solo in soqquadro; altrove, raddoppiato con c: acqua) delle Osservationi, a cura di Paola Guidotti, Pescara, Libreria dell’Università storia della civiltà, Firenze, Giunti-Barbèra.
Gelb ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] nella lingua di registro alto, e da qui nello standard, mentre il restante , pp. 208-212.
Casale Vittorio & D’Achille Paolo (a cura di) (2004), Storia della lingua e storia (Roma, 30-31 maggio 2002), Firenze, F. Cesati.
Conte, Floriana (2004 ...
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calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...