L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] , Carla (a cura di) (2006), Lessicografia dialettale ricordando Paolo Zolli, Padova, Antenore, 2 voll.
Castellani, Arrigo (1973 Da Porta e Belli a Pasolini, Torino, Paravia.
Contini, Gianfranco (1968), Letteratura dell’Italia unita, 1861-1968, Firenze ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] bavarese) è redatto già intorno al 1423-1424 da un certo «maistro Zorzi de Numpergo» e dalle origini alla fine del sec. XIV), Firenze, Accademia della Crusca.
De Mauro, Tullio (1a ed. 2001).
Zolli, Paolo (1986), Tedeschismi moderni nei dialetti ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] A: ma infatti ahah la Luciana sai che la Luciana non la sento da anni luce?
B: e io anche sono incasinata cioè eh ’sta storia delle italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, Accademia della Crusca.
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi del parlato e ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] di Carlo Emilio Gadda «milanese». Da «La meccanica» a «L’Adalgisa» di Paola Italia (Alessandria 1998). Esistono inoltre Mauro o il Dizionario dei proverbi italiani di Carlo Lapucci (Firenze 2006). S’intende che per tutte le analisi lessicali di ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] ➔ vocali; ➔ scevà); come a Firenze e a Roma è frequente la pronuncia sconosciuti sia nei rapporti segnati da rispettosa consuetudine (quando il ’ te vurria parlà, Napoli, Pironti.
D’Achille, Paolo (2002), L’italiano regionale, in I dialetti italiani. ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] fricativa labiovelare dell’italiano /v/, che dà luogo a forme ibride come arriba in portoghese parlata nello stato di San Paolo, in Brasile, dove si è cura di I. Korzen & P. D’Achille, Firenze, Cesati, pp. 249-279.
Dardano, Maurizio & ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] , sforzano spesse volte a distinguere quello di che si parla, da quell’altro che non intende di parlare; accioché sotto d’un letteratura musicale italiana 1490-1950, Firenze, Cesati (Cd-Rom).
Nicolodi, Fiamma & Trovato, Paolo (a cura di) (1994), ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] intellettuali da lei frequentati.Dalla fine del 1575, da quando cioè aveva abbandonato Roma e la corte di Paolo -A. Ciceroni-F. Merlo.-G. Milanesi-O. Nesi, Firenze 1890), indirizzate a Lorenzo Usimbardi, Cristina di Lorena, Angelo Firenzuola ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] omografa può essere avvertita come omografa e omofona da una maggioranza di parlanti (è il caso di (1970), Letteratura italiana delle origini, Firenze, Sansoni.
Dossena, Giampaolo (2004), Il Milano, Bompiani.
Valesio, Paolo (1967), Strutture dell’ ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] un sacco di lavoro! (a partire da un esempio in Calaresu 2004: 168). stile indiretto libero in italiano, Firenze, Sansoni.
Mortara Garavelli, vol. 3°, pp. 427-468.
Pasolini, Pier Paolo (1965), Intervento sul discorso libero indiretto, «Paragone» ...
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calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...