BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] religiosa.
Accolto nel 1819 nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo, a Bologna, il B. fece il noviziato in parte a Napoli pubblica per l'elezione dei deputati alla Costituente romana e a neutralizzare l'impressione negativa che era ...
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Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] maiora, ad a. 578). Sulla scia di Beda si colloca Paolo Diacono che sembra attingere però anche ad altre fonti. Lo storico ravvisa il movente della denuncia dei Romani nell'invidia suscitata dai brillanti successi ottenuti dal generale e dalle molte ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] secolo scorso la cosiddetta teologia dialettica di Karl Barth, noto soprattutto per il suo ampio commento alla lettera di Paolo ai Romani, ha posto l’accento sulla specificità della fede, che non è, secondo lui, solo un atteggiamento religioso, ossia ...
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STEFANO IV
Paolo Delogu
Figlio di un Marino, apparteneva ad una delle più nobili famiglie romane, da cui nel corso del IX secolo sarebbero usciti altri due papi (Sergio II, Adriano II). Fu allevato [...] includeva anche un provvedimento che doveva servire alla pacificazione interna di Roma; il papa ottenne infatti il rilascio dei nobili romani esiliati in Francia per le violenze compiute contro Leone III fin dall'anno 800. Ludovico il Pio fece grandi ...
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Enrico Galavotti
Tutti gli uomini di Francesco
La rivoluzione nella governance vaticana decisa da papa Bergoglio, a cominciare dall’inedito Consiglio di cardinali, rispecchia i nuovi orizzonti di un pontificato [...] questione di chi cooptare all’interno degli uffici romani dopo una stagione difficile e tesa, segnata da un ruolo da protagonisti sia nella fase finale del pontificato di Giovanni Paolo II sia in tutto quello di Benedetto XVI. In questo modo ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] all’insorgente minaccia di Astolfo e contro le aristocrazie romana e ravennate, cercando un nuovo protettore, stipularono con furono i tentativi antispagnoli di Clemente VII e di Paolo III, poi di Paolo IV Carafa: nella seconda metà del 16° sec ...
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Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] Il v. può essere privato o pubblico. La religione romana conosce anche v. pubblici periodici che impegnano lo Stato nel cristianesimo il primo esempio di v. di castità è documentato da s. Paolo.
I v. dei buddhisti (di rifugiarsi in Buddha, Dharma e ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] greco o bizantino, è la separazione verificatasi fra la Chiesa romana di lingua e rito latino e il Patriarcato di Costantinopoli, attraverso Giovanni XXIII e Paolo VI, con il Concilio Vaticano II e successivamente con Giovanni Paolo II e Benedetto ...
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tabernacolo Presso gli antichi Romani, tenda da campo e in particolare la tenda costruita, secondo precise norme rituali (per es., per l’orientamento) per il comandante militare perché potesse prendere [...] sec. l’uso di porla sopra l’altare, che nel 1614 Paolo V rese obbligatorio per Roma (raccomandandolo ovunque); nel 1863 la Sacra o in un altare laterale); l’Institutio generalis Missalis Romani (1969) raccomanda un’apposita ‘cappella dell’Eucaristia’ ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] caratteristiche di quello che poté essere "cultura" moderna per S. Paolo, Origene, S. Agostino, S. Tommaso.
Solo nella nostra resistenza più attiva era organizzata da un gruppo di sacerdoti romani capeggiato da E. Buonaiuti, all'opera del quale è ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...