BUZZI, Paolo
Gianni Venturi
Nato a Milano il 15 febbr. 1874 da Angelo e da Camilla Riva, dopo gli studi giuridici a Pavia - dove ebbe per maestri C. Ferrini e V. Simonelli - intraprese la carriera amministrativa, [...] abbandonata poi volontariamente nel 1935, quando era segretario generale dell'Amministrazione provinciale di Milano, per dedicarsi completamente alla poesia ed alle lettere.
Con Rapsodie leopardiane (Milano ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] pp. 290 ss.; A. Pagano, A. B. poeta e prosatore, Napoli 1920; V. Karkò, A. B. poeta, romanziere, critico, Caserta 1920; P. De Luca 1921; Momus [Augusto Piccioni], A. B. scrittore,Ferrara 1922; V. Gerace, A. B. romanziere,in Nuova Antologia,1° luglio ...
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ATTAVANTI, Paolo (al secolo Francesco)
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Figlio di Antonio di Giusto, di cospicua famiglia, nacque in Firenze, in anno compreso tra il 1439 ed il 1445: molto più probabile appare il secondo.
La data [...] dall'A. raccomandatogli, così come sarebbe stato caro a fra' Paolo stesso - e la sua cultura ed eloquenza, che lo faceva due dei "fondatori"), la prima (scritta nel 1462) ora in Monumenta..., V, 1, Bruxelles 1902, pp. 47-74; la seconda non reperita; ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] »: Inf. I, 60; «I’ venni in luogo d’ogni luce muto»: Inf. V, 28) per inserirle poi fittamente nel Paradiso. La tecnica è ben nota anche a ➔ di una poesia descrittiva e sociale (come in ➔ Pier Paolo Pasolini: «Benché radi brillavano / i fanali di una ...
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FRACCACRETA, Matteo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a San Severo, in Capitanata, il 19 sett. 1772, quartogenito di Leonardo e di Eleonora Masciocco, entrambi di distinta famiglia locale.
I Fraccacreta [...] Serracapriola, Larino, Termoli e altri luoghi con la "rapsodia V", entrambe con le relative parafrasi; il volume quarto (ibid. San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo), VII (San Paolo), e VIII (Torremaggiore), tutte con le relative parafrasi e note ...
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EUSTOCHIO, Lorenzo
Franco Bacchelli
Di questo umanista si hanno pochissime notizie, tutte riguardanti il breve volgere di anni che va dal 1482 al 1488.
Probabilmente l'E. fu veneziano di famiglia secretarile [...] della Repubblica di Venezia. Regesti, a cura di R. Predelli, V, Venezia 1901, p. 285). Nel novembre del 1485 a Venezia in onore del defunto Platina, per il quale cfr. A. Della Torre, Paolo Marsi, cit., p. 247).
Lo Studiosus è un garbato dialogo tra l ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] la luna. Aiuto, aiuto! (Sandro Penna, “I tuoi calmi spettacoli”, in Croce e delizia, v. 3)
Era ancora amore, tutto era
per divenire chiaro – era
chiaro! … (Pier Paolo Pasolini, “Il pianto della
scavatrice”, in Le ceneri di Gramsci, II, vv. 65-67)
fa ...
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Di famiglia bergamasca, nacque a Fourneaux (Savoia), da Felice e Carolina Gavazzi, il 25 ott. 1879. Da giovane partecipò alla vita dei cattolici organizzati nell' "Opera dei congressi", svolgendo la sua [...] 1923; Il problema religioso nel sentimento e nella meditazione di F. Do Sanctis, in Miscell. di studi critici in onore di V. Crescini, Cividale 1927, pp. 291-313; Pascal, Milano 1927; Parini, ibid. 1929; Balzac, Brescia 1934; Le odi di G. Parini ...
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ACCOLTI, Bernardo, detto l'Unico Aretino
Lilia Mantovani
Nacque l'11 settembre 1458, da Benedetto e da Lauta Federighi, forse in Arezzo (donde erano originari gli Accolti, ma trasferitisi già in parte [...] , a Ludovico Sforza, al cardinale Farnese, futuro Paolo III, e ad altri personaggi. Scrisse anche un , La Roma di Leone X, Milano 1938, pp. 266-299. Per la critica v.: A. D'Ancona, Studi sulla letteratura italiana dei primi secoli, Milano 1881, pp. ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte (Dante, Inf. I, 1-9)
La trama rimica si dipana attraverso una assonanze) attuata nelle Ceneri di Gramsci di ➔ Pier Paolo Pasolini.
Baldelli, Ignazio (1976), Terzina, in ...
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disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...