Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] nella curia migliorò sotto Niccolò V e Pio II, fino al 1464, quando Paolo II soppresse il collegio nuova vi era sorta, rappresentata da innovatori come Brunelleschi, Donatello, Masaccio, Paolo Uccello, ecc. Di qui il trattato De pictura (1435) da lui ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] , destinati al canto corale o anche solo all’esecuzione musicale (v. tab.)
Religione
La parola i. fu usata nel linguaggio dei autori di i. nello stesso circolo di Carlomagno, basti ricordare Paolo Diacono con il suo i. su Giovanni il Battista, Ut ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] sulla natura; la famiglia monogamica; il peccato originale. Paolo contrappone ad Adamo, che introdusse nel mondo il versi ottosillabi e decasillabi di anonimo del 12° sec. (ed. V. Luzarche, 1854); seguirono La creación del mundo y primera culpa ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] della fede, sulla scorta dell'insegnamento di s. Paolo. Il bersaglio è Aristotele e la teologia scolastica 1505) e del De falso credita et ementita Constantini donatione in cui V. dimostra, con ragioni filologiche e storiche, la non autenticità (del ...
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Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri De re militari, composti tra [...] , 1483). L'opera ebbe anche una versione italiana del riminese Paolo Ramusio (stampata anch'essa a Verona nel 1483) e nel di Loys Meigret (1555). Tra gli altri scritti umanistici di V., di minore importanza o di incerta attribuzione, è notevole l' ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] tranquilla meditazione dalla quale nacque il Galateo. Eletto pontefice Paolo IV, fu richiamato a Roma ma non fu mai per indurre i Veneziani ad aderire alla lega pontificia contro Carlo V. Tradusse da Demostene e Tucidide, scrisse la Vita del Bembo ...
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Scrittrice italiana (Napoli 1936 - Itri, Latina, 2008). Dopo aver vissuto in Spagna, Germania e Francia, è tornata a Napoli al principio degli anni Sessanta. Nel suo primo libro, Althénopis (1981), ambientato [...] la prima edizione del Premio internazionale di poesia Pier Paolo Pasolini. Della sua produzione più recente vanno citati Il titolo Taccuino tedesco 1954-2004, è stata pubblicata a cura di V. Di Rosa una nuova edizione del Taccuino tedesco (1987). ...
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Scrittore (Urbino 1924 - Ancona 1994). Esordì come poeta (Il ramarro, 1948), ma è noto soprattutto per aver affrontato nei suoi romanzi (Memoriale, 1962; La macchina mondiale, 1965; Corporale, 1974) il [...] la realtà della fabbrica e della città. La vocazione lirica di V. è testimoniata, oltre che dalla silloge di Poesie e poemetti 1946 e la volpe. Dialogo nell'inverno 1994, conversazione tra V. e F. Leonetti su temi politici e letterari. Appassionato ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] del parco, 1984; La realtà è un dono, 1987; Verso Paola, 1991; Il figlio dell'Impero, 1993; Separazioni, 1997; primo a introdurre in dosi massicce l'elemento erotico nella prosa russa contemporanea. V.V. Šarov (n. 1952) con Do i vo vremja (1993; trad ...
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Scrittore, morto a Torino il 25 settembre 1954.
L'interesse per il costume contemporaneo e il gusto deformatore della realtà quotidiana, accanto all'amara ironia nutrita di spiriti tutti meridionali, che [...] . dedicato in parte al B.); S. Guarnieri, 50 anni di narrativa in Italia, Firenze 1955; G. Ravegnani, Ricordo di V. B., in Uomini visti, I vol., Milano 1955, pp. 223-228; E. Cecchi, Paolo il caldo, in Libri nuovi e usati, Napoli 1958, pp. 191-196. ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...