Vescovo di Pavia (sec. 11º), dall'episcopato di Pavia passato a Firenze (1062), fu accusato di simonia dai monaci vallombrosani di s. Giovanni Gualberto, che proibirono ai fedeli di ricevere dalle sue [...] si recò in missione a Firenze (1063) e cercò, senza esito, di salvare la posizione del vescovo. Fu deposto (1068) dal papa Alessandro II, dopo che un monaco, Pietro, noto poi come Pietro Igneo, aveva superato la prova del fuoco contro di lui. P. si ...
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Sacerdote (Pontecurone, Alessandria, 1872 - Sanremo 1940). Entrato nei salesiani di Torino, ove conobbe don Bosco, fu ordinato nel 1895. Si dedicò alla creazione di pie istituzioni: la Piccola opera della [...] della Divina Provvidenza, le Suore sacramentine. Fu nominato da Pio X vicario generale di Messina per l'abnegazione dimostrata nel salvare gli orfani dei terremoti calabro-siculo e marsicano. È stato canonizzato nel 2004 da papaGiovanni Paolo II. ...
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Ecclesiastico (Santa Fiora 1922 - Cesena 1992), scolopio, sacerdote dal 1945. Fondatore (1958) della rivista Testimonianze, sostenne il rinnovamento della chiesa sulla linea del concilio Vaticano II e [...] i movimenti per la pace e il disarmo. Tra gli scritti: PapaGiovanni (1964), Fede e politica (1978), Cittadini del mondo (1981), L'uomo planetario (1985), Il cerchio si chiude (1986), Storia del pensiero umano (1986), La terra del tramonto (1992). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] grazie all'amnistia seguita all'elezione papale di Giovanni de' Medici (Leone X, 11 marzo Cognac, si strinse una lega tra il papa, i Fiorentini, i Francesi e i la Fortuna in diversi capitoli dei Discorsi (II, 1; II, 29; II, 30; III, 9; ecc.); oppure ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] Roma e si ritirarono a Salerno con il papa, che vi morì.
Vita e attività
Figlio dallo zio, abate in Roma. Caro a Giovanni Graziano, ne fu cappellano quando questi divenne pontefice laico. Alla morte di Alessandro II (1073), la voce unanime del ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] a Pio IV tre messe di sua composizione, tra le quali una scritta - nello stesso intento - già al tempo di papa Marcello II e a lui dedicata, riuscì a convincere il pontefice che il significato delle parole sacre poteva risaltare chiaro ed evidente ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] papa (11 ag. 1492). Notoriamente dissoluto (da una sua amante, Vannozza Catanei, aveva avuto i figli Giovanni, 'aiuto di Venezia e perfino dei Turchi e si alleò con Alfonso II di Napoli; ma, minacciato in Roma stessa, aprì la città, accettando ...
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Figlio (Montepulciano 1501 - Roma 1555), col nome di Marcello, di Riccardo Cervini di Montepulciano, segnalatosi come buon umanista, fu messo da Paolo III a fianco del nipote Alessandro Farnese, poi cardinale [...] per la riforma ecclesiastica, ne fu in seguito escluso per aver criticato la politica nepotistica di quel papa. Eletto pontefice il 9 aprile del 1555, morì il 1º maggio successivo. Per lui Giovanni Pierluigi da Palestrina compose la famosa messa. ...
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Romano (m. 939), successore di Giovanni XI (936) per volontà di Alberico II, onnipotente in quel tempo a Roma. Favorì, forse perché egli stesso benedettino, la riforma monastica iniziata da Oddone di Cluny, [...] che venne a Roma durante il suo pontificato ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] . R. si trasferì a Roma alla fine del 1508 chiamato da Giulio II per partecipare, insieme ad altri artisti, alla decorazione delle Stanze vaticane; ben presto però il papa, entusiasta delle prime prove del pittore, gli affidò l'esecuzione dell'intera ...
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papa-dipendente
loc. agg.le Che è condizionato, risente del ruolo di Papa. ◆ Ma non vorrei, con quanto ho detto finora, lasciare in chi mi legge l’impressione o il sospetto che le poesie di [Karol] Wojtyla siano – proprio in ragione della...
anti-Papa
agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Papa. ◆ L’accoglienza è stata eccezionale; i manifestini «anarchici» anti-Papa affissi dieci giorni fa non hanno avuto evidentemente nessun seguito, anche se corre voce di qualche...