Sotto questo nome si indica l'autore di un lessico (sec. 11º) largamente usato nelle scuole sino ai tempi dell'umanesimo, intitolato: Elementarium doctrinae rudimentum o De significatione verborum o, più [...] comunemente, Papias vocabulista, vasta compilazione enciclopedica in ordine alfabetico, per la quale l'autore utilizzò un gran numero di fonti e soprattutto Isidoro e Prisciano, con inserzione anche di non poche voci greche desunte da glossarî greco- ...
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PAPIA (Παπίας, Papias)
Carlo ALBIZZATI
Concittadino e collaboratore di Aristea (v.) nell'esecuzione dei due Centauri in marmo bigio-nero del museo Capitolino. I due artisti appartengono a un gruppo di [...] scultori di Afrodisia, che lavorarono molto per Roma verso il tempo d'Adriano. Furono quasi tutti tecnici raffinati, veri cesellatori, nel trattare il marmo, sola materia delle opere a noi pervenute; e ...
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affetto (agg.)
Dal participio latino affectus del verbo afficio (Papias: " Affectus ab ‛ afficio -cis ' maceratus, caesus, ex ‛ ad ' et ‛ facio ' "). Si trova soltanto, con valore di aggettivo, in Pd [...] XXXII 1 Affetto al suo piacer, quel contemplante/ libero officio di dottore assunse: s. Bernardo (quel contemplante), " fisso con affetto " (cfr. XXXI 141 li suoi [occhi] con tanto affetto volse a lei), ...
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GORGIAS (Γοργίας)
M. B. Marzani
3°. - Artista di Nicomedia, figlio di Papias.
La sua firma, nella quale egli si denomina λευκουργός (cioè probabilmente stuccatore) si trova su di una lastrina di marmo [...] bianco venato, che proviene da una tomba della necropoli dell'Isola Sacra, a N di Ostia.
Bibl.: J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, in Latomus, IX, 1950, p. 59; G. Calza, La Necropoli ...
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ANTONIANOS (᾿Αντονιάνος)
G. Pesce
Scultore appartenente ad una scuola di artisti (Koblanos, Aristeas, Papias, Zenas di Alexandros, Flavius Chryseros, Licinius Priscus) di orientamento eclettico, provenienti [...] dalla città di Afrodisiade in Caria (Asia Minore) e probabilmente stabilitisi in Roma al tempo di Adriano e degli Antonini (sec. II d. C.). A. è noto per un rilievo in marmo lunense, rappresentante Antinoo ...
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ARISTEAS (᾿Aριστέας; nella firma ᾿Αριστίας)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore di Afrodisiade (in Caria); con Papias scrisse il proprio nome sul plinto di due Centauri in marmo bigio-morato, provenienti da [...] il Centauro giovane rendono attendibile l'ipotesi che anch'essa, sebbene non firmata, sia riferibile agli stessi artisti A. e Papias. Non solo la tecnica, ma il luogo stesso del rinvenimento nel Palazzo Piccolo di Villa Adriana, crea stretti legami ...
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Calliope (Caliopè)
Manlio Pastore Stocchi
Musa preposta all'epica e più in generale alla poesia d'ispirazione nobile e alta, di vasto impianto formale e d'intonazione pacata e solenne; donde l'interpretazione [...] del nome accolta dai mitologisti medievali: " Calliope... optima vox interpretatur " (Papias, sub v.; per altre fonti, v. MUSE). Secondo il noto carme mnemonico sulle Muse, attribuito talvolta ad Ausonio e diffusissimo nel Medioevo, " carmina ...
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lapillo
Bruno Basile
I cari e lucidi lapilli che ‛ ingemmano ' il cielo di Giove (Pd XX 16) sono, con ardita metafora, " quelli beati spiriti, che erano come pietre preziose, chiare e splendienti " [...] (Buti). Va ricordato comunque che nei lessici medievali lapillus era spiegato " parvus lapis vel gemma " (cfr. Papias Vocabulista, nell'edizione veneziana del 1496).
Come notava il Tommaseo, lapillus non era però estraneo ai classici nell'accezione ...
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ARISTOKLES (᾿Αριστοκλῆς)
M. T. Amorelli*
2°. - Bronzista greco, all'incirca contemporaneo del precedente; nativo di Sicione, fratello del celebre Kanachos. A lui fa capo una scuola di artisti durata [...] , sino alla fine del V sec., tra cui si ricordano Synoon di Egina con il figlio Ptolichos e Sostratos di Chio con il figlio Papias. Sappiamo da un epigramma greco di epoca tarda che egli fu l'autore della statua di una Musa con la lyra in gruppo con ...
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editto
Vincenzo Valente
Col termine edictum nella consuetudine giuridica s'indicava specialmente l'e. pretorio, che, a partire da Adriano, assunse carattere di testo permanente e definitivo (edictum [...] Imperator edicit, constitutio vel edictum vocatur " (IsID II X 1), definizione ripetuta in termini quasi identici da Papias: " edictum imperiale praeceptum: quod rex vel imperator edicit ".
Col senso di atto sovrano della podestà imperiale edictum ...
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