INCUBO
G. Becatti
− Personificazione dell'i. febbrile, di natura demoniaca, che è attestato nella letteratura greca. Sembra che venga identificato con Ephialtes, che assume varie forme nel nome ᾿Εºιαᾒλτης, [...] di strozzare questo I. (᾿Ηρακληᾖς ᾿Ηπιαᾒλητα πνιᾒγων). Il significato di questi frammenti trova una spiegazione in Aristofane, che nella parabasi delle Vespe (1016 ss.) si gloria di aver attaccato non gli uomini comuni, ma, con l'ardore di un Eracle ...
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Organo genitale maschile. Ha una particolare importanza in connessione con riti, miti, raffigurazioni ( fallicismo). Nelle religioni il f. allude all’aspetto maschile delle forze generatrici, sia sul piano [...] recato in giro il simulacro fallico, simbolo della fecondità. Il suo nucleo primitivo sarebbe ancora riconoscibile nelle parabasi delle commedie di Aristofane.
Nella teoria psicanalitica delle pulsioni, si chiama fase fallica il terzo stadio dello ...
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. Autore di esegesi omeriche e di una Πραγματεία τερὶ μέτρων, maestro, secondo Capitolino (Vita Veri, 2), di Lucio Vero e contemporaneo di Arpocrazione. Della sua opera in 48 libri egli stesso fece successive [...] è tuttora per noi il suo manuale, chiaro ma poco profondo, sebbene abbastanza sicuro e notevole per la metrica della parabasi comica. Lo completano gli scolî di Giorgio Cherobosco, gli scolî A che sono contenuti nel manoscritto ambrosiano e anche gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il teatro
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel V secolo a.C. si sviluppa ad Atene in modo straordinario un nuovo genere poetico [...] . Solo 13 anni separano le Rane dalle Ecclesiazuse, messe in scena nel 392 a.C., ma già si vedono le prime differenze: la parabasi non c’è; l’agone non è completo (e non è nemmeno un vero e proprio agone, perché la protagonista, Prassagora, non si ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] amebei (fra coro e attori) e gli a solo (canti dalla scena). Nella commedia invece ebbe particolare importanza la parabasi, costituita, quand'era intera, di sette parti raccolte in tre gruppi. Il primo gruppo, eseguito tutto dal corifeo, constava ...
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Presso gli antichi Greci gara (ginnica, ippica e musicale) disputata per la conquista di premi. Gli a. erano regolati da una quantità di disposizioni e di consuetudini riguardanti età, nazionalità e nascita [...] gli a. decaddero e alla fine del 4° furono soppressi.
Nella commedia attica ‘antica’, l’a. è la disputa fra due avversari, con partecipazione del coro, inserita di solito fra parodo e parabasi e che si può considerare come uno sdoppiamento di questa. ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , con dimetri giambici e ionici.
Cratineo Riportato nel nome al poeta Cratino (5° sec. a.C.), che usò tale v. nella parabasi delle sue commedie: è un doppio dimetro coriambico catalettico con anaclasi nel 2° e 3° metro; schema nella forma pura: àââà ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] commedia, si volgevano agli spettatori, e parlavano, non più come personaggio della commedia, bensì come coreuti indipendenti. Or questa parabasi, nella sua forma integra, che a mano a mano, con lo svolgersi della commedia verso nuove forme, si va ...
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Ateniese, figlio di Sosipoli, poeta della cosiddetta commedia antica, rivale di Aristofane e di Cratino. Fiorì intorno al 429-411, ma non si conoscono con precisione né la data di nascita né quella della [...] . Nel 1907 col Menandro cairense fu scoperto anche un frammento dei Demi (Δῆμοι) di Eupoli molto interessante perché parte della parabasi, e perché da Platonio (II, 15) si sapeva già che Eupoli richiamava ἐξ "Αιδου νομοϑετῶν πρόσωπα, Solone, Milziade ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] affidate agli attori; anche nella commedia, dopo Aristofane, il c. comincia a perdere d’importanza; nella commedia di mezzo manca la parabasi e il c. è ridotto a intermezzo di canti e danze.
Presso i Romani il c., tratto sulla scena, comparve solo ...
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parabasi
paràbaṡi (ant. paràbaṡe) s. f. [dal gr. παράβασις, der. del tema di παραβαίνω «procedere, avanzare»]. – Nell’antica commedia attica, intermezzo in cui i coreuti, a scena vuota, si toglievano la maschera, sfilavano (di qui il termine)...
epirrema
epirrèma s. m. [dal gr. ἐπίρρημα «aggiunta», comp. di ἐπί «sopra, dopo» e ῥῆμα «detto, discorso»] (pl. -i). – Parte della parabasi dell’antica commedia attica, in cui di solito il semicoro rivolgeva, in tetrametri trocaici, beffe...