Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] le grandi scoperte geografiche e scientifiche originano nuove dottrine, rappresentate sul terreno teologico da Niccolò da Cusa, da Paracelso e da Giulio Cesare Vanini, su quello logico da Giovanni Duns Scoto e Raimondo Lullo, sul piano della fisica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] ) divina o celeste è già rintracciabile nella cosmologia platonica di Ficino, negli anni 1520-40 anche Jean Fernel e Paracelso svilupparono teorie analoghe. Nel commentario di Ficino al Simposio (1484), le idee, le ragioni, le semenze e le forme ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] scienza anatomica culminata nell'opera di Vesalio e si manifestavano interessi e metodi sperimentali, prima ancora che Paracelso diffondesse i principî alternativi della sua medicina ermetica. Ma, intanto, anche lo studio del corpus aristotelico era ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] del XVIII, da Johann Becher e dal suo discepolo Georg Ernst Stahl, i quali, ricollegandosi alla tradizione di Paracelso e van Helmont, svilupparono una teoria metallurgica, mineraria e chimica basata sulla concezione di una forza attiva insita nella ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] Kircher (1602-1680) e Filippo Buonanni (1638-1725), da figure sfuggenti di novatores come Gerolamo Cardano (1501-1576) e Paracelso (1493-1541), da philosophi novi come Giordano Bruno (1548-1600), Francis Bacon (1561-1626), Descartes e Gassendi, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] in sé di rilievo dottrinale per la Chiesa, essa è immune, eccetto se sviluppata entro teologie eterodosse, come nel caso di Paracelso, o se strumento di illecito, quale il falso conio, o se avvinta ad altri esoterismi.
Ambiguità e civili ‘portenti ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] Renaissance thought and letters, Roma 1993, pp. 370-392; Quaestio de alchimia, in P. Zambelli, P. sull’alchimia: da Ermete a Paracelso?, in Studi filologici e letterari in memoria di D. Aguzzi-Barbagli, a cura di D. Bocassini, Stony Brook (N.J.) 1997 ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] alla Facoltà di medicina, dove studiavano le opere di Ippocrate e di Galeno, sostituite in alcuni casi da quelle di Paracelso e dei suoi seguaci, e apprendevano le arti mediche. Vi erano, inoltre, altre categorie di persone che si occupavano della ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] produzione storiografica. Non mancavano tuttavia ragguardevoli eccezioni. Per es., in un saggio del 1945, e in monografie su Paracelso (1958), Harvey (1967) e van Helmont (1982), W. Pagel, l'allievo di Sudhoff emigrato in Inghilterra, difendeva una ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] la medicina. La sua diffusione nel XVI sec. può forse essere associata all'enfasi con cui, per esempio, Paracelso raccoglieva dati. In astronomia, grandi raccolte di dati furono effettuate dal langravio Guglielmo IV d'Assia-Cassel (conosciuto come ...
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spagirico
spagìrico agg. [der. del lat. umanistico spagiria, o spagyria, coniato con il gr. σπάω «estrarre» e ἀγείρω «raccogliere» come sinon. di alchimia in quanto tecnica volta a scomporre le sostanze naturali estraendone le diverse componenti,...
sinovia
sinòvia s. f. [dal lat. rinascimentale synovia, voce di formazione oscura creata dal medico, naturalista e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541)]. – In fisiologia, liquido contenuto, in piccolissima quantità, nelle cavità articolari,...