La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] mettere in discussione la libertà di Dio e dell'uomo. La filosofia chimica prevalentemente ricondotta alle teorie di Paracelso (Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim, 1493-1541) e dei suoi epigoni attribuiva alla materia un principio di attività ...
Leggi Tutto
Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] principio fondamentale, al "punto naturale" dei Principia si sostituisce il fluidum spirituosum (o vis formatrix; l'archaeus di Paracelso). Emanato direttamente dalla Luce divina, esso costituisce il più alto "grado" della realtà ed è in potenza la ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco, nato a Ludwigshafen l'8 luglio 1885, morto a Tubinga il 4 agosto 1977. Laureatosi a Würzburg in filosofia con una tesi su Rickert nel 1908, durante la prima guerra mondiale si trasferì [...] e meccanicistiche affermatesi con la scienza moderna, e ricollegandosi a quel naturalismo che dalla "sinistra aristotelica", attraverso Paracelso e Bruno, arriva a Goethe e Schelling: per B. infatti la materia è un insieme di potenzialità ...
Leggi Tutto
COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] Namen 1527-1893 erschienenen Druckschriften, Graz 1958, pp. 644-645). L'Abrége può dare un'idea di alcuni scritti perduti su Paracelso, dovuti a Boulainviller, cui il C. fu assai vicino. Dava quindi alle stampe un altro lavoro, destinato ad uscire l ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] dominante. In un famoso brano dell'Idea medicinae philosophicae (1571), il medico danese Peder Sørensen (Petrus Severinus), seguace di Paracelso, scrive:
Vendete le vostre terre, le vostre case, i vostri abiti e i vostri gioielli, e bruciate i vostri ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] saputo reggere la tesi monogenetica di fondo, intesa a ricondurre tutti i popoli a un unico ceppo. Theophrast Bombast, detto Paracelso, si può considerare il primo ad aver sostenuto in diverse opere, dal 1520 in poi, la soluzione poligenetica. Invero ...
Leggi Tutto
CAPASSO, Giambattista
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Grumo Nevano (presso Aversa) nell'anno 1683, terzogenito di Silvestro e di Caterina Spena. Egli compì i suoi primi studi sotto la guida del fratello [...] L. Valla, J. L. Vives, P. Ramo, B. Telesio. Seguono gli eclettici e i chimici, fra i quali egli colloca R. Lullo, Paracelso, D. Sennert, J. B. Helmont, R. Fludd e il Bruno. Quest'ultimo (per il quale si cita come fonte il Dictionnaire del Bayle ...
Leggi Tutto
Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] ancora, in relazione alle traduzioni di nuove opere greche, ermetiche e neoplatoniche. Da Ficino a Cornelio Agrippa e Paracelso, da Tommaso Campanella a Giordano Bruno, a molti altri minori pratici ed esperimentatori, la m. costituisce uno dei ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] 1968). Secondo Thomas S. Kuhn (1922-1996), il Bacone descritto da Rossi come una «figura di transizione tra il mago Paracelso e il filosofo sperimentale di Robert Boyle» aveva «contribuito più di ogni altra cosa, in anni recenti, a modificare la ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] ', ancor più colpevoli per averla oltretutto distorta. L'esempio più insigne è rappresentato dagli alchimisti, in particolare da Paracelso e, fra i contemporanei, da William Gilbert che nel 1600 aveva pubblicato il De magnete. La confutazione delle ...
Leggi Tutto
spagirico
spagìrico agg. [der. del lat. umanistico spagiria, o spagyria, coniato con il gr. σπάω «estrarre» e ἀγείρω «raccogliere» come sinon. di alchimia in quanto tecnica volta a scomporre le sostanze naturali estraendone le diverse componenti,...
sinovia
sinòvia s. f. [dal lat. rinascimentale synovia, voce di formazione oscura creata dal medico, naturalista e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541)]. – In fisiologia, liquido contenuto, in piccolissima quantità, nelle cavità articolari,...