La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] e che Dio non agisca mai contra naturam ‒ cioè contro l'ordine che Egli stesso ha stabilito. Come già anticipato, il parallelismo tra Natura e Scrittura diventa uno dei nuclei di fondo della cultura dell'Alto Medioevo. Nel De natura rerum di Isidoro ...
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LA VISTA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venosa, in Basilicata, il 31 genn. 1826 (cfr. D'Addosio, pp. 11, 53 s.) da Nicola, medico, e da Maria Padrone. Primo di tre figli, crebbe in una famiglia [...] così in G. Leopardi "il diario di una buona parte della mia giovinezza" (Diario, p. 64), a ciò incoraggiato dal parallelismo che non tardò a scorgere tra l'infelice condizione umana del poeta e la propria sofferta vita interiore. Poi, sull'esempio di ...
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BRUSAFERRO, Girolamo
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1684 circa: lo si deduce dal fatto che nel 1726, nel "Rollo di tutti i pittori" di Venezia (Binion), risulta avere quarantadue anni, abita a S. Giovanni [...] questa una delle sue opere più impegnative e notevoli, dove, oltre all'influsso di G. A. Pellegrini, si nota un certo parallelismo con la maniera del giovane Tiepolo. La data di tale dipinto si deduce da una postilla autografa alla Guida per visitare ...
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proiettivita
proiettività in geometria, corrispondenza biunivoca in sé dei punti di uno spazio proiettivo ottenuta come composizione di operazioni di proiezione e sezione (→ geometria proiettiva). Può [...] figure proiettivamente equivalenti. Di norma una proiettività non mantiene né la forma, né le dimensioni di una figura, né il parallelismo tra piani e rette. In una proiettività tra due forme aventi entrambe per sostegno due rette oppure due piani si ...
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accroccare
Luigi Vanossi
. Appare in Fiore CLXVL 11 e 'l più che puote, ne vad' accroccando, che riprende il luogo vicino del Roman de la Rose 13601 " E s' ele pluseurs en acroche... ". È derivato di [...] avvalorata dall'acroche del Roman che abbiamo citato, contro vada croccando del codice, tenuto dagli editori precedenti, per cui si potrebbe addurre il conforto di m'ha crocco (Detto 365), oltre al parallelismo in rima con vada balestrando. ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] di cause particolari, mere occasioni dunque del manifestarsi della volontà divina. La stessa spiegazione vale per il parallelismo (parallelismo e non connessione causale) tra fatti mentali ed eventi corporei (per es. fatti cerebrali). M. cercava così ...
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La distinzione tra una disposizione e una norma riflette la dialettica tra legislazione e interpretazione (lex e interpretatio, secondo la terminologia utilizzata dai giuristi medioevali) o, per dirla [...] analisi di V. Crisafulli, si è fatta strada la consapevolezza che tra una disposizione e una norma non vi sia un parallelismo perfetto: ad una norma, infatti, possono corrispondere più disposizioni (tale è il caso, ad esempio, quando si parla di un ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] procedere in esso all'aratura, grazie alla quale si ottengono superficie uniformi a terreno profondo, regolarmente percorse da solchi paralleli, cioè il campo, il quale si presta alla semina regolare di un'unica specie culturale e che verrà anzi ...
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PADRI della Chiesa
Alberto Pincherle
Con questo nome si trovano designati, specie a partire dalla metà del sec. IV, e ancor più nelle controversie cristologiche del secolo seguente, un gruppo di scrittori [...] cui ortodossia si possono sollevare eccezioni. È un fatto d'una certa importanza per la storia della cultura un tal quale parallelismo che si potrebbe stabilire tra l'uso di ricorrere all'autorità dei "Padri della Chiesa", e le sempre più frequenti ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La fisica matematica
John L. Heilbron
La fisica matematica
1. Definizioni e ambito
L'oggetto della fisica matematica, nel periodo che [...] =v2+λ, dove λ rappresenta il valore dell'integrale, considerato come una costante della superficie. Poiché la componente della velocità della particella parallela alla superficie non cambia, senφ/senθ=w/v=μ; da ciò si ricava che v2(μ2−1)=λ, per cui l ...
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parallelismo
s. m. [der. dell’agg. parallelo]. – 1. a. In genere, la condizione di rette o piani che siano tra loro paralleli, o la disposizione parallela di due o più oggetti: relazione, condizione di p.; il perfetto p. dei binarî, delle...
parallela
parallèla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. parallelo]. – 1. Retta che, rispetto a un’altra complanare, non ha con essa nessun punto comune: condurre per un punto la p. a una retta data; tirare, tracciare due p.; postulato delle...