Scrittore brasiliano (Lagarto, Sergipe, 1851 - Rio de Janeiro 1914). Nella sua ampia produzione trattò problemi di critica, storia, filosofia, diritto e sociologia. Subì in modo particolare l'influenza [...] importanti sono in campo letterario la sua História da literatura brasileira (1888), in campo politico l'opera O parlamentarismo e o presidencialismo no Brasil (1893) e infine, in campo filosofico, gli Ensaios de filosofia do direito (1895 ...
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PARTITI POLITICI
Gianfranco Pasquino
Vittorio Vidotto
Paolo Ridola
(v. partito, XXVI, p. 423; partiti politici, App. IV, II, p. 745)
Politologia: origini e funzioni dei partiti politici. − I p.p. [...] dei divieti e degli obblighi di pubblicità relativi alle finanze del p.p. alle articolazioni interne, ai gruppi parlamentari e alle cosiddette correnti, ha aperto una breccia in direzione della configurazione del partito come istituzione unitaria. Le ...
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partiti conservatori
Organizzazioni politiche di orientamento tradizionalista o moderato, sorte nel 19° sec. e tuttora presenti in molti Paesi. Si chiamano conservatori i partiti che, di contro alle [...] nel fronte di centrodestra dello schieramento politico. La nascita dei p.c. è legata alla storia del parlamentarismo inglese, al cui interno già nel 1680 si formò una fazione politica denominata spregiativamente tory (tories si chiamavano ...
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Minseito
Partito politico giapponese di orientamento liberale. Fu fondato il 1° giugno 1927, in seguito alla confluenza dei più antichi Seiyuhonto e Kenseikai, del secondo dei quali ereditò gli orientamenti [...] e in parte rivali del Seiyukai, insieme al quale contribuirono negli anni Venti all’evoluzione verso il suffragio universale e il parlamentarismo. Il M. fu partito di governo dal 1929 al 1931. Malgrado la sua affermazione alle elezioni del 1932, fu ...
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Nome assunto dalla Lega di Augusta (costituita nel 1686 tra Impero, Spagna, Paesi Bassi, Svezia e vari Stati tedeschi), quando nel 1689 vi aderì l’Inghilterra. Nell’autunno 1688 Luigi XIV aveva iniziato [...] e Inglesi per la supremazia marittima e coloniale, ma trovò anche le sue ragioni ideali nell’opposizione del parlamentarismo inglese al dispotismo di Luigi XIV. Nel 1690 entrò nella coalizione antifrancese anche il Piemonte. Contemporaneamente la ...
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Uomo politico danese, nato a Fialtring nel 1829, morto a Copenaghen nel 1891. Fino al 1874 maestro elementare e dal 1865 membro della Camera dei deputati (Folketinget), fu, presto, capo del grande partito [...] di sinistra divisero il partito e ne diminuirono la forza: e così il B. non poté vedere la decisiva vittoria del parlamentarismo danese, ottenuta la prima volta nel 1901, con la nomina del primo ministero di sinistra.
Bibl.: H. Begtrup, C. B., en ...
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CHIMIENTI, Pietro
Giovanni Aliberti
Nato a Brindisi il 24 genn. 1864 da Antonio e Caterina Fusco, compì gli studi universitari a Roma, dove si laureò in giurisprudenza. Formatosi nell'alveo della scuola [...] pp. 79-85; R. Michels, Storia critica del movim. socialista in Italia, Firenze 1926, I, p. 338; A. Tortoreto, I parlamentari ital. della XXIII legislatura, Roma 1910, pp. 85 ss.; F. Turati-A. Kuliscioff, Carteggio, V, Dopoguerra e fascismo 1919-1922 ...
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Storico (Wiehe, Turingia, 1795 - Berlino 1886). Per l'equilibrio del giudizio e l'arte del narrare, R. è una delle figure più rappresentative dello spirito europeo del sec. 19º e il riconosciuto maestro [...] posizione a sé nella storia del pensiero politico tedesco. Conservatore e avverso alle idee di sovranità popolare e di parlamentarismo, si proponeva di mediare tra il concetto romantico di nazionalità e la realtà della lotta politica tra gli stati ...
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Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del 19° secolo. Ne fu esponente massimo V. Gioberti, che nel Primato (1843) propose un cattolicesimo nazionale e popolare, il cui programma politico [...] , ma questo si infranse nell’impossibilità di conciliare l’universalismo della Chiesa con il nazionalismo italiano e con le conseguenze politiche della sua attuazione (guerra contro l’Austria, laicizzazione dello Stato romano, parlamentarismo). ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] i diritti individuali (Thoughts on parliamentary reform, 1859; Considerations on representative government, 1863), difendendo inoltre il parlamentarismo e la democrazia come la migliore forma di governo, l'unica capace di tutelare l'interesse dell ...
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parlamentarismo
s. m. [der. di parlamentare1, sull’esempio del fr. parlementarisme]. – In genere, il sistema parlamentare moderno. In senso stretto, il sistema costituzionale che, pur basato sulla separazione dei poteri (il legislativo, affidato...
parlamentario
parlamentàrio agg. e s. m. [der. di parlamento]. – 1. agg., ant. o raro. Del Parlamento, lo stesso che parlamentare1 (nel sign. 1). 2. s. m. Persona inviata a discutere, a trattare col nemico, lo stesso che parlamentare1 (nel...