BENEDETTO XV, papa
Gabriele De Rosa
Giacomo Della Chiesa nacque a Genova il 21 nov. 1854 dal marchese Giuseppe, di antica illustre famiglia, originaria dai duchi di Spoleto, e da Giovanna Migliorati, [...] Michaelis il 30 luglio a Monaco, il nunzio annotò che non sarebbe stato "possibile Germania vero e proprio Parlamentarismo a causa soprattutto Costituzione Federale Impero". Pacelli suggeriva che il papa non indugiasse più "anche perché se autorità ...
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BARILE, Paolo
Stefano Merlini
La vita privata. La scuola, l’università, la guerra e la Resistenza
Nacque a Bologna il 10 settembre 1917 da Cesare, ufficiale medico dell’esercito, e da Livia Corazza, [...] avrebbe avuto alla sua base una forma di governo parlamentare costruita in modo «da evitare le degenerazioni del parlamentarismo». Nel quadro di quella decisione il modello del governo direttoriale, caro a Barile (un modello nel quale il ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] di potere, ad esempio, o l'impostazione cristiana, ma anticlericale, della sua visione dello Stato, la condanna del parlamentarismo insieme con il favore per il suffragio universale.
La critica anche aspra dell'esistente rimase tuttavia negli anni l ...
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MINGHETTI, Marco
Raffaella Gherardi
– Primo di tre fratelli, nacque a Bologna l’8 nov. 1818 da Giuseppe, appartenente a un’agiata famiglia di proprietari terrieri arricchitisi con il commercio durante [...] e delle sue attinenze colla morale e col diritto. A ragione il M. ricorderà più volte, anche in occasione di dibattiti parlamentari, il largo successo di quest’opera in Italia e in Europa; testimoniano in tal senso la traduzione francese, edita a ...
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CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] ideali risorgimentali, ugualmente lontano da Giolitti come dai liberalconservatori, mentre la sua "fobia pel parlamento e per il parlamentarismo" (Volpe) si andò accentuando con gli anni.
Se già nel primo volume degli Studi storici possiamo trovare ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] Storia politica italiana. Giolitti-Turati-C., Milano 1946, pp. 211-215)e del 1913 (L'Italia, 21 ottobre) e i resoconti parlamentari dei suoi interventi alla Camera (1904-1913) e al Senato (1924-1935). Ricco di notizie sulla famiglia è il suo Famiglia ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] Chiesa, contenuto nella trilogia La nuova Italia e i vecchi zelanti, studi utili ancora all'ordinamento dei partiti parlamentari (Firenze 1881); Il Vaticano regio, tarlo roditore della Chiesa cattolica, studi dedicati al giovane clero ed al laicato ...
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CASALIS, Bartolomeo
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Carmagnola (Torino) il 9 nov. 1825 da Francesco e da Giacomina Pola. Universitario a Torino, ed amico di C. Nigra, D. Berti, G. B. Bottero e molti altri, [...] decentramento, che volevano "gli avvocati e gli affaristi delle opere pie e delle aziende provinciali", da lui considerato un "parlamentarismo allargato alle 69 provincie", "proficuo agli intriganti" (lett. al Cerri).
Il C. morì a Torino il 13 maggio ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] divenute protagoniste della vita politica del paese, e l'affermazione dei grandi partiti popolari poneva fine al vecchio parlamentarismo. Sia per la borghesia capitalistica, il cui potere si concentrava nelle grandi banche, nelle grandi imprese e nei ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] suo il principio derivato dalla tradizione costituzionale inglese, dell'onnipotenza parlamentare (da non confondere col parlamentarismo più avanzato). Il Parlamento doveva essere immediatamente convocato. Avrebbe voluto che il Gioberti entrasse nel ...
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parlamentarismo
s. m. [der. di parlamentare1, sull’esempio del fr. parlementarisme]. – In genere, il sistema parlamentare moderno. In senso stretto, il sistema costituzionale che, pur basato sulla separazione dei poteri (il legislativo, affidato...
parlamentario
parlamentàrio agg. e s. m. [der. di parlamento]. – 1. agg., ant. o raro. Del Parlamento, lo stesso che parlamentare1 (nel sign. 1). 2. s. m. Persona inviata a discutere, a trattare col nemico, lo stesso che parlamentare1 (nel...