Uomo politico (Troia 1853 - Roma 1931). Presidente del Consiglio (1914), su posizioni conservatrici, allo scoppio della Prima guerra mondiale passò da neutralismo a interventismo e promosse i negoziati [...] aveva sostenuto il rafforzamento del governo di fronte al parlamento manifestando tendenze espansionistiche all'estero e 1916). Dopo la fine del conflitto fu delegato alla Conferenza diParigi e rappresentò quindi l'Italia a Ginevra. In un primo ...
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Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1932 - Lubień, Poznań, 2008). Tra i padri fondatori della democrazia polacca, specialista di storia sociale e della cultura del Medioevo, prof. (dal 1972) all'univ. [...] . it. I bassifondi diParigi nel Medioevo. Il mondo di François Villon, 1990); di Caino, 1988). Fu perseguitato per il suo sostegno a Solidarność, di cui fu presidente dal 1988. Deputato dal 1989 al 2001, nel 2004 è entrato a fare parte del Parlamento ...
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Uomo politico e giurista (Arleux, Nord, 1754 - Parigi 1838). Avvocato al parlamentodi Fiandra, legato agli Orléans, fu deputato del Terzo Stato agli Stati generali del 1789 e uno dei più esperti legislatori [...] infine ministro della Giustizia (1796), e direttore (4 sett. 1797 - 18 giugno 1799). Colmato di onori da Napoleone (conte nel 1810), fu di questo un prezioso collaboratore nelle sue riforme legislative. Dopo la seconda Restaurazione (1815), visse in ...
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Uomo politico (Limoges 1753 - Parigi 1793), avvocato al parlamentodi Bordeaux, aderì alla Rivoluzione (1789), e fu deputato alla Legislativa (1791) e alla Convenzione (1792). Monarchico costituzionale, [...] assunse poi una posizione cautamente repubblicana e fece parte del gruppo girondino, del quale condivise la sorte ...
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Statista (Schönhausen 1815 - Friedrichsruh 1898). Di antica famiglia nobile del Brandeburgo, fece i suoi studî a Gottinga. Fin dal 1847, segnalandosi alla "dieta unita" di Berlino per la vigorosa politica [...] la corona imperiale offertagli (1849) dal parlamento; a quello stesso fine B., plenipotenziario presso la Dieta federale (1851), iniziò la politica di ostilità verso l'Austria, accostandosi nel congresso diParigi (1856) a Napoleone III. Ambasciatore ...
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Movimento politico che operò in Francia fra il 1648 e il 1653. Esso aveva alla radice il diffuso malcontento per la pressione fiscale, dovuta alla partecipazione francese alla guerra dei Trent’anni. In [...] i nemici di Mazzarino, il Parlamento, Paul de Gondi, coadiutore dell’arcivescovo diParigi, lo stesso Gastone d’Orléans scesero in campo e nel 1651 Parigi fu in mano del principe di Orléans, mentre il Parlamento decretò l’espulsione di Mazzarino dal ...
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Giurista e storico (Parigi 1529 - ivi 1615). Studiò a Parigi, Tolosa, Bologna ed ebbe maestri F. Hotman, F. Baudouin, I. Cuiacio e M. Socini. Avvocato al tribunale diParigi, si rese famoso nel processo [...] di riformare le consuetudini diParigi, e dei Grands jours di Poitiers (1579) e di quelli di Troyes (1583). Poi (1585) fu avvocato generale alla Corte dei conti; quindi (1588) deputato ai secondi stati di Blois. Seguì a Tours la parte del parlamento ...
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Uomo politico francese (Thionville 1762 - Parigi 1833). Avvocato al parlamentodi Metz, deputato di sinistra all'Assemblea legislativa (1791), membro del club dei Cordeliers, propose un comitato di sorveglianza [...] distinse nella difesa della città, assediata dagli Austro-Prussiani. Ciò no nostante fu sospettato di collusione col nemico e richiamato a Parigi; per questo partecipò attivamente alla preparazione del 9 termidoro e, durante la reazione termidoriana ...
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Uomo di stato australiano (Llansantffraid, Montgomeryshire, 1864 - Sydney 1952). Emigrato in Australia a vent'anni; eletto al primo parlamento federale, nel 1904 fu nominato ministro degli Esteri. Nel [...] fautore della coscrizione, restò nondimeno presidente del Consiglio sino al 1923. In politica internazionale fu in contrasto, alla pace diParigi, con Lloyd George e con Wilson. Ministro dell'Igiene con J. A. Lyons (1934), la critica che mosse alla ...
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Prelato e cronista (Parigi 1388 - Reims 1473), figlio di Jean I. Influente alla corte di Carlo VII e nella chiesa francese; dapprima avvocato generale al parlamentodi Poitiers fu, successivamente, vescovo [...] (1449). La sua importanza diminuì con l'avvento al trono di Luigi IX, cui spiacque l'indipendenza di giudizio di Jouvenel. Si occupò attivamente della revisione del processo di Giovanna d'Arco (1456). Lasciò molti scritti, tra i quali una cronaca ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
Swift economy (Swift Economy, Swift-economy, Taylor Swift economy, Swiftonomics, Taylornomics) loc. s.le f. Il giro di affari e attività economiche che ruotano intorno alla figura della cantante e imprenditrice statunitense Taylor Swift. ◆ [tit.]...