stamento Ciascuno dei rami del Parlamento sardo, convocato per la prima volta nel 1355 e, dopo la Costituzione di re Alfonso d’Aragona del 1421, quasi regolarmente ogni 10 anni. Il nome deriva da estamento [...] che indicava ciascuno degli Stati che formavano le Cortes spagnole ...
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(ted. Grossdeutschen) Corrente nata nel Parlamento di Francoforte del 1848-49, tendente all’unificazione politica dei popoli tedeschi nella forma federale, con inclusione della Prussia e sotto l’egemonia [...] dell’Austria; in opposizione al movimento detto dei Piccoli Tedeschi (➔) in quanto perseguiva l’unificazione con l’esclusione dell’Impero asburgico e sotto l’egemonia prussiana ...
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In Inghilterra, le leggi approvate dal Parlamento nel 19° sec. per la riforma del sistema di elezione dei membri della camera dei Comuni. Il primo e più importante R., adottato dal governo Grey nel 1832, [...] provvide alla ridistribuzione dei seggi parlamentari fra le varie unità amministrative, eliminando parte dei rotten boroughs (➔ borough) o riducendo la loro rappresentanza in favore delle contee o degli ...
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destra storica italiana
Denominazione assunta nel Parlamento del regno d’Italia sin dal 1861 dal raggruppamento politico-parlamentare nato nel 1852 nel Parlamento subalpino dalla grande alleanza centrista [...] di C. Cavour e U. Rattazzi, passata alla storia col nome di «connubio». Si era avuta allora l’emarginazione delle ali estreme dello schieramento politico attraverso la confluenza della parte più liberale ...
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Alleanza di partiti o tendenze politiche.
La coalizione realizzata nel maggio 1852 al Parlamento subalpino tra C. Cavour, allora ministro nel gabinetto di centro-destra di M. d’Azeglio, e U. Rattazzi, [...] capo della corrente di centro-sinistra. L’iniziativa segnò la fine del ministero d’Azeglio e la possibilità per Cavour di costituire quella maggioranza parlamentare che gli permise, una volta chiamato ...
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("petizione dei diritti") Documento redatto (1628) dal Parlamento inglese e indirizzato al re Carlo I, a cui era chiesto il riconoscimento di diritti quali l'inviolabilità personale e la necessità del [...] primo tentativo di limitare costituzionalmente i poteri della Corona inglese e va inquadrata nella lotta tra il re e il Parlamento, che si era ribellato alla tassazione forzata (1626-27) decisa dal sovrano per finanziare la guerra con la Francia. La ...
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Nome tedesco della città morava di Kroměříž. Parlamento di K. Assemblea costituente, riunitasi a K. il 22 novembre 1848, la quale elaborò una Costituzione che accoglieva il principio della piena uguaglianza [...] di tutte le nazioni della monarchia asburgica. Il 7 marzo 1849 il ministro dell’Interno F. Stadion sciolse il Parlamento, dopo che Francesco Giuseppe ebbe promulgata la nuova Costituzione, di tendenze assolutistiche. ...
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Uomo politico inglese (1552-1626). Membro del Parlamento (dal 1586) e sceriffo del Derbyshire (dal 1595), fu barone Cavendish of Hardwicke nel 1605 e conte di D. nel 1618. Ebbe concessioni nelle isole [...] Bermude ...
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Statista irlandese (Dublino 1746 - Londra 1820); deputato al parlamento irlandese (1775), fautore di una completa autonomia, propose l'abolizione della Poyning's law e dell'English declar atory act, che [...] con H. Flood e si batté invano contro la corruzione del parlamento irlandese (1789-90). Nel 1794 presentò una legge sull'emancipazione dei cattolici che fu bocciata dal parlamento. Si oppose, senza successo, al patto di unione con l'Inghilterra ...
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Patriota (Catanzaro 1815 - ivi 1860), deputato al parlamento napoletano nel 1848, fu tra i promotori della rivolta calabrese dopo il 15 maggio. Partecipò alla difesa di Roma (1849). Emigrò quindi in Francia [...] (mentre veniva condannato a morte in contumacia) e (1854) in Inghilterra. Nel 1859 tornò in Italia e nel luglio 1860 a Napoli ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...
parlando
ger. (di parlare) e s. m., invar. – Nella musica vocale (soprattutto nell’opera buffa), didascalia con cui si prescrive un canto che si avvicini alla recitazione e al linguaggio parlato; più raram. usata nella musica strumentale al...