Letterato (Matera 1573 - Roma 1651). Si recò in giovane età a Napoli, poi a Milano, dove pubblicò un poemetto pastorale, Polifemo (1600), quindi alla corte di Carlo Emanuele di Savoia e in quella di Ranuccio [...] Tasso. Allusioni malevole di S. a G. Marino provocarono la rottura tra i due; la conseguente ostilità degli ambienti marinisti di Parma costrinse S. a rifugiarsi a Roma (1621). Il suo Occhiale (1627) ha un posto primario nella polemica contro l'Adone ...
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ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] giuridici. Nel 1677 era a Bologna ove lo sorprese la notizia delle gravi condizioni di salute che affliggevano il padre, per cui decise di tornare a Cremona per assisterlo fino al momento della morte (1678). ...
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LANDI, Ferdinando
Francesco Millocca
Nacque a Piacenza il 18 febbr. 1778 da Giambattista, di famiglia nobile, di cospicuo censo e di origini risalenti all'età medioevale, e da Isotta Pindemonte, sorella [...] di corte il 13 ott. 1826; ebbe la dignità senatoria e la gran croce dell'Ordine Costantiniano di S. Giorgio nel ramo di Parma l'8 dic. 1831; dal 30 giugno 1839 preside del magistrato degli Studi in Piacenza fu posto a capo di tutte le scuole del ...
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Poeta (Modena 1738 - Pavia 1808). Segretario dell'università di Pavia (1772), vi insegnò poi storia romana ed eloquenza. Repubblicano ardentissimo, durante la Cisalpina fu presidente dell'Accademia di [...] belle arti e ministro presso la corte di Parma. Nelle sue Poesie (1799) trattò temi di vario genere senza particolare originalità. ...
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Erudito e poligrafo (Borgo San Donnino, ora Fidenza, 1651 - Bologna 1721). Benedettino (1668), scrisse dissertazioni storiche, filosofiche, teologiche. Dopo aver stretto rapporti col Mabillon, fondò e [...] portò avanti quasi da solo il Giornale dei letterati di Parma (1686-90, 1693-97), importante organo di erudizione e antiquaria. Chiamato dal duca Rinaldo I, attese a riordinare in Modena la biblioteca privata estense: ufficio che egli cedette al ...
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BROGNOLI, Antonio
Amedeo Quondam
Nato a Brescia il 21 dic. 1723 da Alfonso e Teodora Olivi, studiò nei collegi dei gesuiti, prima a Brescia, poi a Milano, ove si dedicò alla filosofia, infine a Parma, [...] dove seguì i corsi di giurisprudenza e soprattutto quelli di matematica di Iacopo Belgrado. Il suo ritorno a Brescia, nel 1741, fu definitivo e segnò l'aprirsi del suo interesse alla poesia, cui si dedicherà ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Antonio Giuseppe (Antongioseffo; per obblighi fidecommissari portò anche i cognomi Bianco Del Frate Barziza)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como il 5 apr. 1709, terzogenito [...] erigervi un grandioso palazzo. Ma anche lì entrò in urto per certi terreni con i padri domenicani, per cui, indispettito tornò a Parma. Vi morì il 17 marzo 1785 (parr. di S. Ulderico, Liber VII mortuorum, 1776-92, p.65).
Il D. aveva manifestato sin ...
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Scrittore (Napoli 1809 - Parigi 1864); giornalista, scrisse moltissimo: a lui si attribuiscono anche alcuni volumi firmati invece da A. Dumas padre. Compose tra l'altro un dramma La Fornarina, un romanzo [...] storico Corradino, e una commedia Il medico di Parma; tradusse in francese la Divina Commedia. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , invece il pontefice Leone X ha abbandonato il campo ed è passato dalla parte di Carlo V: spera così di poter riprendere Parma e Piacenza e di mettere le mani su Ferrara. Nell’estate del 1521 un esercito ispano-pontificio caccia i Francesi da Milano ...
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LUGARI, Niccolò
Fiammetta Cirilli
Nacque a Cremona nel 1447 da Martino, di nobile famiglia cittadina, e da una non meglio nota Caterina. Fonte principale per la sua scarna biografia è l'Oratio qua deflet [...] da un decasticon del pavese Pier Maria Camarini in lode di Dione.
Dopo pochi mesi, sempre per i tipi del Misinta e Cesare da Parma (Cremona, 17 nov. 1492), il L. procurò l'edizione del De remediis utriusque fortunae di F. Petrarca, con una lettera di ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.