Umanista (Bologna 1453 - ivi 1505). Insegnò a Bologna, a Parma, a Parigi, di nuovo a Bologna dal 1479. Fecondo ed eruditissimo, commentò, con frequenti digressioni, molti autori latini (specialmente Apuleio) [...] e di altri curò l'edizione; inoltre compose orazioni ...
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Letterato (Pistoia 1737 - Pisa 1814), carmelitano; fu professore a Parma e a Pisa. Pubblicò, quasi sempre col nome arcadico di Eritisco Pilenejo, oltre alle sue poesie, eccellenti traduzioni dal greco [...] e dal latino (Callimaco, Saffo, Orazio, ecc.; la traduzione delle Satire e delle Epistole oraziane fu premiata dalla Crusca nel 1814), nonché dall'inglese (Le quattro stagioni di A. Pope, 1791) ...
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Letterato e uomo politico italiano (Pavullo, Modena, 1867 - Fontevivo, Parma, 1932). Giornalista, critico letterario e poeta, dal 1900 entrato nella vita politica, fondò il Movimento dei giovani liberali [...] con un programma monarchico, irredentista, colonialista, ripromettendosi di scuotere coi giornali L'Alba e L'idea liberale l'opinione pubblica, nel mito di un risorgimento dell'idea latino-mediterranea ...
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GALLANI, Giuseppe Leggiadro
Angela Asor Rosa
Figlio di Ziardo e di Susanna, nacque a Parma il 21 dic. 1516. Di famiglia cospicua, il G. venne avviato a studi notarili, ma non esercitò mai la professione, [...] trovò la sua massima espressione nel poemetto La guerra di Parma, da lui composto poco dopo lo scoppio (maggio 1551) canti - sempre presso Viotto -, intitolata La guerra di Parma nuovamente con la giunta ristampata, e corretta. Il poemetto sviluppa ...
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IRPINO, Enea
Fiammetta Cirilli
Scarse sono le notizie biografiche che lo riguardano. Nato a Parma, probabilmente da Manfredo, letterato e amico di Andrea Baiardi, in data non precisata, collocabile [...] fu scritta sicuramente nell'isola tra il 1510 e il 1512), ma ciò non bastò ad assicurargli la fama. Il poeta tornò infatti a Parma in data che non è nota, e solo dopo il suo rientro decise di dare alle stampe il Canzoniere, completato da una serie di ...
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LEONI, Michele
Francesco Millocca
Nacque il 5 marzo 1776 a Borgo San Donnino, oggi Fidenza, presso Parma, da Giuseppe e da Apollonia Paini. Le umili origini della famiglia non gli impedirono di completare [...] , Epistolario, a cura di P. Carli, III, Firenze 1953, pp. 418 s.; A. Del Prato, Aneddoti di censura e di critica letteraria, in Aurea Parma, I (1912), 5-6, pp. 80-88; B. Camis, Un traduttore parmense: M. L., ibid., VIII (1924), 3, pp. 153-162; 4, pp ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] fine '400.
Ma la fatica più importante del C. è senz'altro il suo romanzo, il Peregrino, in volgare, edito a Parma nel 1508. L'opera si differenzia in maniera netta dal resto della sua produzione letteraria, che è di ispirazione umanistica e scritta ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] , ne attribuì la responsabilità a un «un nobile di casa Dandolo», uno dei fratelli Giovanni e Matteo, entrambi incogniti ( Parma, Bibl. Palatina, ms. parmense 1178, 17 maggio 1651). Del Divorzio inoltre non si fece menzione neppure nel processo di ...
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Scrittore e filosofo (Brescello 1498 - Sabbioneta 1576), prof. nell'univ. di Parma e a Sabbioneta; ardente ciceroniano nelle Observationes in M. T. Ciceronem (1536), più volte ristampate anche col titolo [...] di Thesaurus ciceronianus. Il ciceronianesimo non gl'impedì però di assumere un atteggiamento fieramente antitradizionalista che distingue la sua opera da quella dei molti ciceroniani del Rinascimento; ...
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GORRA, Egidio
Paolo Zublena
Nacque il 1° giugno 1861 a Fontanellato, presso Parma, da Fausto e da Barbara Ranza. Originaria di Piacenza, la famiglia vi fece ritorno pochi anni dopo la nascita del G., [...] Zeitschrift für romanische Philologie due saggi su La fonetica del dialetto di Piacenza (XIV [1890], pp. 133-158) e Il dialetto di Parma (XVI [1892], pp. 372-379), ma il più rilevante dei primi scritti di oggetto linguistico del G. è Dell'epentesi di ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.