Incisore, medaglista e intagliatore di pietre dure e cristalli (Verona circa 1505 - Cracovia 1565). Fu attivo a Roma e, dopo il 1527, a Venezia; nel 1539 si recò in Polonia, dove lavorò per il re Sigismondo. [...] , riprodusse in una tecnica accurata e disinvolta composizioni di Raffaello, del Rosso Fiorentino, di Tiziano e del Parmigianino. Di grande finezza sono i pochi esemplari di gemme rimastici: Adorazione di pastori, in cristallo parzialmente dorato ...
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Pittore (Amsterdam 1515 circa - Venezia 1584 circa). Partì in giovane età per l'Italia: visitò Roma e visse a Venezia e Padova. Entrò nella cerchia di Tiziano, col quale fu ad Augusta tra il 1548 e il [...] , 1552, Monaco, Alte Pinakothek). Accanto al fondamentale influsso di Tiziano, S. accolse suggestioni da Tintoretto, P. Veronese, A. Schiavone e Parmigianino (Ratto d'Europa, Amsterdam, Rijksmuseum; Morte di Adone e Venere e Cupido, Parigi, Louvre). ...
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Famiglia di artisti cremonesi. Galeazzo, pittore (Cremona forse 1477 - ivi 1536), si formò alla scuola del Bembo e del Boccaccino; opere sue a Cremona (chiesa di S. Abbondio, 1517; S. Agata; Museo civico) [...] (1561), a Piacenza, a Brescia, a Mantova, a Roma; sue opere, in cui si notano influssi di Giulio Romano, Pordenone, Parmigianino, sono a Cremona (dipinti nel duomo e in S. Pietro; decorazione in stucco di S. Sigismondo) e a Milano (Monastero Maggiore ...
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Pittore e architetto (Basilea 1564 - Praga 1609), figlio dell'architetto Daniel I. Studiò dapprima nella bottega di Hans Bock il Vecchio, poi si recò a Roma (1584-87) e, nel 1591, a Praga. Nello stesso [...] ), Graz (1603), Innsbruck (1604), Augusta (1604-08). Tra i suoi dipinti, influenzati dalle opere del Correggio e del Parmigianino, ricordiamo Ritratto di Rodolfo II (1594) e Venere e Adone (1609) entrambi a Vienna, Kunsthistorisches Museum. Tra gli ...
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Collezionista d'arte e uomo politico napoletano (sec. 18º-19º), fondatore di una famosa collezione napoletana accresciuta dal figlio Nicola (Napoli 1785 - ivi 1851), ministro dell'Interno di Ferdinando [...] Vulci, ecc.), da un gabinetto numismatico, da una collezione di stampe e da una cospicua quadreria (Tiziano, Veronese, Parmigianino, Barocci, Rembrandt, Van Dyck, Rubens, ecc.; nel 1876 fu pubbl. il Catalogo della pinacoteca dei marchesi Santangelo). ...
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BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] dopo incide il ritratto del Cardinale Bembo (B. 344), nel 1543 la Sacra Famiglia con Maddalena e s. Giovannino (B. 54) dal Parmigianino e nel 1544 Noè che esce dall'arca (B. 4) e la Battaglia di PonteMilvio (B. 84), entrambe da Raffaello; nel 1545 ...
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Pittrice (Cremona 1531 circa - Palermo 1625). Allieva di Bernardino Campi e quindi di Bernardino Gatti, divenne in breve celeberrima; fu in Spagna (dal 1560) alla corte di Filippo II; sposatasi (1571) [...] Palermo. Attraverso l'educazione eclettica del Campi l'A. sentì sobriamente l'influsso della scuola di Raffaello e del Parmigianino, per mezzo del Gatti l'arte del Correggio (Pietà a Milano; Sacra Famiglia a Bergamo). Dipinse principalmente ritratti ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] S. Silvestro al Quirinale. Vasta fu l'influenza di P., specie per il gusto decorativo, sulla scuola romana, sul Parmigianino e sul conseguente stile eroico classico.
Vita e opere
Trasferitosi a Roma intorno al 1515, entrò nella bottega di Raffaello ...
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Pittore e incisore in legno (n. 1480 circa - m. 1532); fu a Venezia nel 1506-09 e nel 1516, quando chiese al senato protezione per il suo ritrovato "di fare colle stampe di legno carte che paion fatte [...] effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei. Il suo capolavoro è il grandioso Diogene a quattro legni (dal Parmigianino); altre celebri xilografie sono una Pesca miracolosa e Raffaello e la sua amante. A U. da Carpi è intitolato ...
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Famiglia di smaltatori di Limoges. Il capostipite, Léonard (o Nardon; n. 1470 circa - m. 1542 circa), eseguì la Crocifissione del museo di Cluny (1503) e varî trittici con composizioni ricavate da libri [...] 1530 al 1588) riprodusse spesso stampe fiamminghe e italiane (per es., coppa con Storia di Sansone, 1539, tratta dal Parmigianino, Londra, Victoria and Albert Museum); fu tecnico prodigioso, maestro nel chiaroscuro. Jean III e Pierre continuarono la ...
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parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.