L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Un posto al sole). La produzione melodrammatica, quella seriale, e in definitiva tutta la finzione televisiva, sono state parodiate e svelate nei loro meccanismi dallo sceneggiato sperimentale Twin Peaks, di David Lynch, che ha lavorato proprio sulle ...
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MARINO, Giovan Battista
Alessandro Martini
(Giambattista). – Nacque a Napoli il 14 ott. 1569 da Giovan Francesco, giureconsulto; il nome della madre è ignoto.
Il padre coltivava la poesia e pare si [...] falsa è la data del 1619 sull’edizione descritta in Giambonini, 2000, n. 81). Le migliori Fischiate sono di travolgente gusto parodico nei riguardi del poema esameronico di Murtola e della sua poetica (nella chiusa di XI: «fior, fronde, herb’ombre, e ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] non aio), il che potrebbe far pensare a un intento parodico del trovatore nei confronti di una tradizione preesistente.
Se i . Lo prova, sul piano letterario, la pratica della parodia dialettale e il genere della cantio in improperium, sulla ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] a livelli diversi di raffinatezza, di Woody Allen e di Mel Brooks. Come ovvia conseguenza, spesso ne derivarono facili parodie di generi collaudati, stanche rivisitazioni del cinema del passato (rare le felici eccezioni, come Back to the Future, 1985 ...
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Stile
Giuseppe Patota
Scritti politici minori
Per avere un’idea dello stile che caratterizza la prosa politica di M. è necessario (e per alcuni aspetti sufficiente) analizzare alcuni dei suoi scritti [...] una parte, nei dialoghi con Nicia, il suo ricorso a idiomatismi contigui a quelli da costui adoperati denuncia un intento parodico e grottesco che ridicolizza l’interlocutore: «E’ vi debbe dare briga quello che voi dicesti prima, perché voi non siete ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epica europea del Medioevo è un genere al contempo ben definito e mutevole, rigido in alcuni tratti [...] sullo sfondo delle lotte fra nobiltà e potere reale; Guillaume è un maestro di travestimenti, molti sono gli spunti parodici); oppure le canzoni della Geste des Loherains, agitate da lotte intestine fra esponenti della nobiltà in cui quasi manca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro pastorale trae origine nel Cinquecento dalla fusione tra la tradizione [...] d’ascendenza virgiliana e il contadino affamato che scambia il dio Pan per il pane, non sono altro che la degradazione parodica della tersa e rarefatta purezza della drammaturgia pastorale "alta".
Il 24 febbraio del 1545 debutta a Ferrara, presso il ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] lo scompiglio che portò sui set. Purtroppo, però, si esaurì con la fine del muto. In seguito, quel tipo di parodie venne ripreso nell'Italia degli anni Sessanta. Così, diventò pratica diffusa quella di oltraggiare film di successo, ricorrendo a un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] molte generazioni e tradizioni successive, per l’invito al "disordine dei sensi"; Jules Laforgue, con il gusto leggero e parodico dei suoi Pierrot lunari e delle sue "moralità leggendarie"; Paul Verlaine, per la formula felice che chiede alla poesia ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] che sbrigliasse l'immaginazione, per esplorare i territori dell'ignoto, senza tuttavia rinunciare al gusto per l'ironia e la parodia, per la divagazione e il paradosso, per l'eccesso e l'assurdo.
Nel 1913 il D. assistette alla prima esecuzione ...
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parodico
paròdico agg. [dal gr. παρῳδικός] (pl. m. -ci), non com. – Relativo alla parodia, che ha carattere di parodia: testi, poemetti p.; il genere parodico.
parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...