Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente in modo da formare con essa un’unità fonetica e spesso anche grafica (per es., parlami, salvalo ecc.). La parola atona, [...] sentite arcaiche e pedantesche, come per es. dicesi, diconsi) e talvolta ad altre parti del discorso. Quando segue a parolatronca e alla 2a persona dell’imperativo di andare, fare, dare, dire, stare, la consonante iniziale dell’enclitica si rafforza ...
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In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] , diversa da quella con semplice elisione, in uso davanti a vocale. In poesia si fa un ampio uso del t., anche quando la parolatroncata non si appoggi né per il senso né per l’accento a quella che segue (per es., Piacemi al men ch’e’ miei sospir ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] la lettura), come pure a ppace, a rRoma, ecc. (non è invece certo che il raddoppiamento sintattico si facesse dopo parolatronca, per cui non lo abbiamo segnato nel caso di può danno).
Dove abbiamo in lor («paese») si può supporre una assimilazione ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] Un verso accentato sulla decima, indipendentemente dal fatto che termini per parolatronca, piana o sdrucciola, è comunque un endecasillabo (tronco, piano o sdrucciolo). I versi tronchi e sdruccioli sono peraltro relativamente rari nell’uso libero (e ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] almeno in parte differenti: cfr. § 5).
Consiste nell’allungamento (o geminazione) della consonante iniziale di una parola che sia preceduta da una parolatronca o da alcuni morfemi capaci di indurre il raddoppiamento: ad es., parlò [bː]ene, città [p ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] è il risultato di un’elisione perché buon vicina sarebbe impossibile. Inoltre, l’apocope si differenzia dall’elisione perché la parolatronca può essere prodotta in isolamento come in gran, quel, bel, castel, rispetto a un’, l’, d’, ecc. Quindi qual ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] nello scritto, si potrà ricorrere a un ► accento grafico (capitàno, càpitano), così come avviene per la parolatronca capitanò [kapitaˈno] («comandò, guidò», passato remoto del verbo capitanare), in cui l’►accento grafico è peraltro obbligatorio ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] (verbo) ~ chièse (plurale di chiesa), nei casi in cui il contesto non basti a disambiguarle. Anche sulle vocali finali delle paroletronche, ove l’accento grafico in italiano è obbligatorio, si può trovare l’accento grave o l’accento acuto: l’accento ...
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TRONCA, ACCENTAZIONE
Hanno accentazione tronca (detta anche ossitona) le parole accentate sull’ultima sillaba. Quando la parola ha più di una sillaba, l’accento è segnalato graficamente
caffè, virtù, [...] della 3a persona singolare del passato remoto e del futuro semplice dell’➔indicativo, in genere, sono tronche
mangiò, poté, punì, avrà, capirà.
Dubbi
Nelle paroletronche l’accento finale può essere acuto o grave a seconda dei casi:
– l’accento è ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] , tranne in rari prestiti quale bantu (di cui peraltro esiste anche la pronuncia tronca bantù); la /u/ atona in fine di parola è semmai una caratteristica di certi dialetti (reatino, sardo, salentino). Per ciò che riguarda invece il vocalismo tonico ...
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tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide t., ecc.), in geometria, denominazione...
troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola....