Famoso abolizionista americano, nato a Torrington (Connecticut) il 9 maggio 1800; impiccato a Charlestown (West Virginia), il 2 dicembre 1859.
Dopo tre quarti di secolo la critica americana non ha raggiunto [...] i debiti, non mantiene tutti i contratti. La sua cultura è mediocre, ingenua. Conosce a mente la Bibbia; Dio e la paroladiDio gli stanno sempre in bocca, tanto nella conversazione intima quanto nei solenni sfoghi oratorî in pubblico. Gl'ingannati ...
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PARRA, Nicanor
Luisa Pranzetti
Poeta e matematico cileno, nato a San Fabián de Alico (Nuble) il 5 settembre 1914. Tra le correnti poetiche più recenti rientra in quella che, soprattutto in paesi come [...] Vega, il Cristo de Elqui, personaggio realmente esistito negli anni Quaranta, che si considerava destinato a predicare la paroladiDio. Dopo due anni P. pubblica Nuevos sermones y prédicas del Cristo de Elqui, mentre Chistes para desorientar a ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] , del resto, per lui non s'è mai completamente distaccato dal "ministero della paroladiDio", secondo l'originario insegnamemo di Calvino. La sua predicazione e "profezia" diDio ha come presupposti negativi la critica del "liberalesimo" teologico ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] e non poter quindi esser vera qualsiasi dottrina teologica in contrasto con la scienza della natura: il Corano è paroladiDio, la natura è opera diDio, quindi Corano e scienze naturali devono essere in piena armonia fra loro. In conseguenza ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] . religio, paroladi discussa etimologia, con cui gli antichi Romani indicavano un tipo di atteggiamento di fronte a diDio, abbia articoli di fede, comprenda azioni di culto, né forme di carattere morale; come massimo comune denominatore di ogni ...
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Poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - ivi 2005); ha insegnato letteratura francese nell'università di Firenze. Fin dall'esordio (La barca, 1935), recò nella cultura poetica dell'ermetismo [...] 1946; Quaderno gotico, 1947), che mostrano la solitudine di "parole esiliate" e pur raccolte in solidarietà cristiana, seguirono a Dio da Dio medesimo", "Al centro d'una ed universa mente". L'esperienza della scrittura drammaturgica del Purgatorio di ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] dapprima paroledi una determinata lingua (ideogrammi), poi anche suoni, acquistando la possibilità di essere agli uomini da un dio, Toth, e gli scribi costituirono sempre nella società egiziana una categoria privilegiata di funzionari oltre che una ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (card. Karol Wojtyla)
Giuseppe Alberigo
Nato a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920 e morto nella Città del Vaticano il 2 aprile 2005. Primo papa non italiano dell'epoca moderna [...] Chiesa e ne ha pubblicamente chiesto perdono a Dio e agli uomini. Pur evitando di parlare di 'peccato della Chiesa', il papa ha scritto che morali per "porgere al mondo un'umile e cordiale paroladi speranza, non solo religiosa, ma sociale altresì, ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] e della trascendenza - in senso stretto - diDio, onde la necessità d'intermediarî tra lui e il mondo: mentre il fariseismo esprime, con la frase "Padre nei cieli", una relazione personale (memrā "parola" shekintā (ebr. shekināh) "presenza"; yeqārā ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] dinnanzi al pensiero l'attimo fuggente anche solo per nominarlo con la parola, e quindi si limitava, secondo il motto aristotelico, a fare , che costituì il dramma della concezione medievale diDio, intenta a conciliare quei due termini (secondo ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...