Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] di alcuni tipi contrastanti l'andamento del tracciato; b) inibita per altri, tronchi, che ne comportano la cesura, anche ripetutamente, in una stessa parola: come se ḥurūf 'lettere, parole' fosse da scrivere ⟨ḥr u f⟩; la terminazione, in compenso ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] la poesia per musica e le canzonette barocche del Chiabrera, del Redi, ecc., quando si prediligono, per es., parole sdrucciole o tronche, decisamente sopra la media della lingua della prosa o del toscano parlato o si coniano composti sul modello del ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...]
(c) Tratti morfologici:
(i) pigliare / piglià, con passaggio alla forma tronca dell’infinito;
(ii) sono / sso’, anche qui con apocope della sillaba [o] / [ə], con riduzione in fine di parola della vocale posteriore media atona a centrale indistinta. ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] propri. Si tratta perlopiù di riduzioni del corpo fonico della parola, dovute all’uso dell’appellativo in unione con un nome : sor < signor, don < dominus, il già visto troncamento di dottor(e) professor(e), ecc.
Tra questi il più notevole, ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] bensì propriamente semantico e lessicale. Vale a dire che una parola può cambiar di significato, in quelle lingue, soltanto in base dubbio facilitata rispetto ad un’altra ad accentazione fissa (tronca) come il francese. Ancora più mobili sono gli ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] testi poetici. Fanno r. o sono in r. vocaboli come testo : manifesto (r. piana, perché fra parole piane), virtù : tribù (r. tronca), veicolo : ridicolo (r. sdrucciola), biasimano : spasimano (r. bisdrucciola): queste coppie illustrano la r. perfetta ...
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RADDOPPIAMENTO SINTATTICO
Il raddoppiamento (o rafforzamento) sintattico o fonosintattico si verifica quando la consonante iniziale di una parola, in particolari condizioni, raddoppia nella pronuncia [...] ➔univerbazioni – anche nella grafia.
Nella pronuncia, il raddoppiamento sintattico si può avere:
– dopo una parola con accentazione ➔tronca
Sarò franco si pronuncia correttamente Sarò ffranco
Perché mai? si pronuncia correttamente Perché mmai?
Città ...
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SDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE
L’accentazione sdrucciola (detta anche proparossitona) si ha quando l’➔accento cade sulla terz’ultima sillaba della parola
lìrica, àmido, pèntola, lògico
Di solito l’accento [...] è facoltativo, ma è consigliabile usarlo quando esistono parole scritte nello stesso modo, ma pronunciate diversamente (➔omografi seguire).
VEDI ANCHE
piana, accentazione
bisdrucciola, accentazione
trisdrucciola, accentazione
tronca, accentazione ...
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tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide t., ecc.), in geometria, denominazione...
troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola....