PERSUADERE O PERSUADERE?
La pronuncia corretta dell’infinito è persuadére, con accentazione ➔piana. La parola deriva infatti dal latino persuadère, formato dal verbo suadère ‘convincere’ unito al prefisso [...] per, che esprime i concetti della continuità e dell’insistenza dell’azione.
È dunque da evitare la pronuncia persuàdere, con accentazione ➔sdrucciola dovuta all’influsso delle prime persone del presente ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] alla resa grafica di un suono intenso (goccia → gocce, spiaggia → spiagge, fascia [ˈfaʃːa] → fasce [ˈfaʃːe]).
In altre parole, quando sono flessi al plurale, i nomi i cui nessi -cia e -gia sono preceduti da sillaba aperta mantengono inalterata la ...
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Scomparsa di una sillaba, per una specie di dissimilazione con una sillaba uguale o simile nella stessa parola o in un gruppo di parole strettamente unite, per es.: mineralogia per mineralologia.
L’ aplografia [...] è il fenomeno per il quale, nella trascrizione dei testi, quando una parola o un gruppo di lettere seguono immediatamente a una parola o ad altro gruppo uguali l’amanuense omette una delle due parole o gruppi. ...
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GRATIS O A GRATIS?
La forma corretta è quella senza a, che deriva da una parola latina (forma contratta di gratiis ‘per i favori’, ‘grazie alle benevolenze’)
Computer da 100 dollari, telefonate a prezzi [...] stracciati se non addirittura gratis, telefoni cellulari semplificati e software gratuito («La Repubblica»)
La forma a gratis, attestata dalla fine dell’Ottocento e oggi comune nei livelli bassi di lingua, ...
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In linguistica, fenomeno fonetico consistente nello sviluppo di un suono (vocalico o semivocalico) all’inizio di una parola, per esigenze eufoniche (per es., la i che veniva un tempo preposta alle parole [...] che iniziano con s impura, dopo una parola che termina in consonante: in istrada, in Ispagna, per iscritto, per ischerzo ecc.). ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] oppure di -so- e -no in possono. Tuttavia, mentre le sillabe -ro, -do e -no all’interno delle tre rispettive parole hanno posizione post-tonica finale, soggetta a vincoli morfologici che ne condizionano la presenza (e ne hanno in parte condizionato l ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] della conversione, e non della derivazione da verbi di nomi e aggettivi tramite il suffisso -nte, stanno: il fatto che, nelle parole formate a partire da verbi della seconda coniugazione, la vocale che precede il verbo è -e-, a differenza di quel che ...
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Fenomeno affine all’enclisi (cui si contrappone) per cui certe parole prive di accento si appoggiano sulla parola seguente con la quale costituiscono in modo regolare e fisso un gruppo fonetico, come avviene [...] enclitiche, anche le proclitiche possono trovarsi accoppiate, pur mantenendosi, nella scrittura odierna, graficamente divise tra loro (a eccezione di glielo, gliela, gliene e simili) e dalla parola cui il gruppo si appoggia: te lo dico, se ne vada. ...
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RADDOPPIAMENTO SINTATTICO
Il raddoppiamento (o rafforzamento) sintattico o fonosintattico si verifica quando la consonante iniziale di una parola, in particolari condizioni, raddoppia nella pronuncia [...] avviene il raddoppiamento sintattico.
Nel passaggio all’italiano, molte parole hanno perso la consonante finale: ad esempio, ad è scomparsa ma si è unita alla prima consonante della parola successiva rafforzandola
a ccasa, tre ggatti, già ffatto ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] , oppure delle sillabe ca- e -pi- in capitano. Tuttavia, mentre le sillabe -pe-, -ni- e -pi- nelle tre rispettive parole sono protoniche mediane e sono quindi più propriamente atone (cioè inaccentate; ➔ accento melodico), su-, sa- e ca- occupano una ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...