Scrittore ucraino (Rusov, Ivano-Frankovsk, 1871 - ivi 1936). Studiò medicina a Cracovia, dove frequentò i circoli d'avanguardia. Maestro del racconto breve, nelle sue raccolte (Synja knyžecka "Il libriccino [...] azzurro", 1898; Kamynnyj chrest´ "La croce di pietra", 1900; Doroha "La strada", 1901; Moie slovo "La mia parola", 1905) descrisse con finezza e con un linguaggio ricco di apporti dialettali la vita delle campagne ucraine. Il suo impegno politico, ...
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(App. III, I, p. 541)
Poeta e saggista francese, morto a Parigi il 22 settembre 1984. Eletto nel 1968 all'Académie Française, se ne dimise clamorosamente nel 1975. Poeta profetico, assegna al linguaggio [...] ).
Bibl.: S. Siegrist, Pour et contre Dieu ou la Poésie de l'approche, Neuchâtel 1971; S. Paparatti, Emmanuel, la nascita della parola, Capua 1973; A. Béguin, P. Emmanuel, in Création et Destinée. ii, La réalité du rêve, Parigi 1974; G. Bogliolo, P ...
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Principessa russa, scrittrice (Pietroburgo 1744 - Mosca 1810). Fu stretta collaboratrice di Caterina II e dette un notevole contributo alla cultura del suo tempo come direttrice dell'Accademia delle scienze [...] e dell'Accademia russa. Nelle edizioni curate dalla D. (Sobesednik ljubitelej rossijskogo slova "L'interlocutore degli amici della parola russa", 1783-96) e nei periodici che essa aveva fondato, furono pubblicate opere dei migliori scrittori del ...
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Linguistica
Nella metrica classica, allungamento di una vocale breve per evitare la successione di tre o più sillabe brevi. Fenomeno opposto è la sistole, per cui si abbrevia una sillaba lunga per natura.
Nella [...] metrica italiana la d. è lo spostamento dell’accento verso la fine della parola per ragioni di ritmo e/o di rima (esso atterrò l’orgoglio de li Aràbi, Dante); la sistole, lo spostamento verso l’inizio di essa (pièta invece di pietà).
Medicina
La ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] di questa poetica è, appunto, l'irrazionale, l'inconscio che tuttavia perviene alla coscienza di sé mediante la magia della parola; l'idolo di questa critica è lo "stile". Uno stile cui vengono assegnati e natura e ufficio ben più importanti che ...
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, Giovanna. Poetessa italiana (Taranto 1954 – Roma 2003). Laureata in Lettere all’università La Sapienza di Roma, redattrice alla rivista Arsenale, ha insegnato nel penitenziario di Rebibbia a Roma. Ha [...] riviste Le Porte, Alfabeta, Linea d’Ombra e Nuovi Argomenti. L’autrice rivendica il valore politico della parola poetica, stabilendo una rottura rispetto alla corrente prevalente del periodo tendente al minimalismo. Una poesia la sua labirintica ...
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(detta anche Camerata fiorentina) Cenacolo di umanisti (letterati e musici) che alla fine del 16° sec. si formò intorno al conte G. Bardi del Vernio (1532-1612), con il comune desiderio di un rinnovamento [...] della musica dallo stile polifonico a quello monodico, inteso a ristabilire il connubio greco tra parola e suono. I migliori risultati furono raggiunti nei madrigali di G. Caccini e nel melodramma di I. Peri. In campo letterario spiccò la figura di O ...
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Filologo (Locarno 1923 - Lugano 2002), minore cappuccino; allievo di G. Billanovich e G. Contini all'univ. di Friburgo, dove insegnò letteratura italiana dal 1960 al 1988. Oltre a saggi di storiografia [...] Seicento, 1954; La rosa in mano al professore, 1974) e a studî su aspetti poco esplorati del linguaggio poetico (La parola dipinta, 1981; Poesia per gioco: prontuario di figure artificiose, 1984), si devono al suo magistero filologico ed erudito le ...
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Poeta e saggista italiano (n. Siena 1947). Dopo aver lavorato nel giornalismo si è dedicato alla psicanalisi, dalla cui esperienza ha tratto ispirazione per alcune delle sue opere poetiche e saggistiche; [...] (1990) la ricerca poetica di V. s'inoltra in un nuovo percorso, risalendo dalla decostruzione alla nudità e immanenza della parola: L'opera lasciata sola (1993); Cori non io: 1975-1977 (1994); Una comunità degli animi (1997); Silenzio dell'universo ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] , "Pluteus", 4-5, 1986-1987, pp. 69-100; C. Casagrande-S. Vecchio, I peccati della lingua. Disciplina ed etica della parola nella cultura medievale, Roma 1987; G.C. Alessio, L''Ars dictaminis' nelle scuole dell'Italia meridionale (secoli XI-XIII), in ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...