L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] e che rimane comunque unito dalla congiunzione e.
L’epifrasi riguarda dunque la permutazione dell’ordine delle parole: alcuni termini che dipenderebbero dallo schema sintattico sono posposti e preceduti dalla congiunzione e [secondo la configurazione ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] modo d’azione o azionalità o, ancora, aspetto lessicale: per l’italiano si veda Bertinetto 1986; ➔ aspetto), è proprio delle parole che descrivono una situazione nel mondo, sia essa statica o dinamica: si tratta perlopiù di verbi e nomi deverbali. Il ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] in questo periodo il suo vocabolario conta più di 6000 parole e controlla quasi tutti gli aspetti del parlato e la non viene utilizzato per contrassegnare una differenza sistematica tra parole. Allo stesso modo, la lingua inglese ha un contrasto ...
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GRATIS O A GRATIS?
La forma corretta è quella senza a, che deriva da una parola latina (forma contratta di gratiis ‘per i favori’, ‘grazie alle benevolenze’)
Computer da 100 dollari, telefonate a prezzi [...] stracciati se non addirittura gratis, telefoni cellulari semplificati e software gratuito («La Repubblica»)
La forma a gratis, attestata dalla fine dell’Ottocento e oggi comune nei livelli bassi di lingua, ...
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In linguistica, fenomeno fonetico consistente nello sviluppo di un suono (vocalico o semivocalico) all’inizio di una parola, per esigenze eufoniche (per es., la i che veniva un tempo preposta alle parole [...] che iniziano con s impura, dopo una parola che termina in consonante: in istrada, in Ispagna, per iscritto, per ischerzo ecc.). ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] oppure di -so- e -no in possono. Tuttavia, mentre le sillabe -ro, -do e -no all’interno delle tre rispettive parole hanno posizione post-tonica finale, soggetta a vincoli morfologici che ne condizionano la presenza (e ne hanno in parte condizionato l ...
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stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] alle note tironiane, Gabelsberger ricorre all’abbreviazione della frase con una razionale riduzione ed eliminazione di elementi della parola o parti della frase. Infine, dal punto di vista applicativo, dalla fase ‘oratoria’ del 19° sec. si passa ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] della conversione, e non della derivazione da verbi di nomi e aggettivi tramite il suffisso -nte, stanno: il fatto che, nelle parole formate a partire da verbi della seconda coniugazione, la vocale che precede il verbo è -e-, a differenza di quel che ...
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Fenomeno affine all’enclisi (cui si contrappone) per cui certe parole prive di accento si appoggiano sulla parola seguente con la quale costituiscono in modo regolare e fisso un gruppo fonetico, come avviene [...] enclitiche, anche le proclitiche possono trovarsi accoppiate, pur mantenendosi, nella scrittura odierna, graficamente divise tra loro (a eccezione di glielo, gliela, gliene e simili) e dalla parola cui il gruppo si appoggia: te lo dico, se ne vada. ...
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Linguistica
Mutamento di un suono per effetto della presenza di un altro uguale o simile nella stessa parola, più raramente in una parola vicina ( d. sintattica). Così i due r del lat. peregrinus sono [...] stati dissimilati in l-r nel lat. volg. pelegrimus, da cui l’ital. pellegrino; i due d di un *medīaiē da *mediei diē sono dissimilati in r-d nel lat. merīdiē ecc.
Psicologia
In psicologia sociale, opposizione ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...