BALZO O BALZA?
Sono due parole di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo: la parola latina balteum, che aveva diversi significati, tra cui ‘cintura’ e ‘luogo recinto [...] da dirupi’.
• Il maschile balzo in italiano ha diversi significati:
– nel significato meno comune di ‘ripiano che interrompe il pendio di un monte’ o ‘luogo scosceso’ deriva direttamente dalla base latina
mi ...
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sāḥib Termine arabo diffusosi in India (nella forma inglese sahib) nel periodo coloniale come titolo con cui si rivolgeva la parola a un europeo; posposto al nome proprio personale, fu anche titolo onorifico [...] di alti personaggi indiani.
Con il plurale aṣḥāb si designano i Compagni del Profeta ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] iniziale e, su un piano diverso, per il fatto di essere noti e impiegati dalla generalità dei parlanti in parole di uso corrente.
I prefissi selezionano le basi secondo criteri solo in parte riconducibili alla distinzione in parti del discorso ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] processo molto produttivo in lingue come l’inglese e in generale nelle lingue isolanti (come il cinese), in cui ogni parola è formata da un solo morfema.
Come s’è accennato, le nominalizzazioni possono instaurare una struttura argomentale diversa da ...
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RACCATTARE O RACATTARE?
La grafia corretta di questo verbo (che significa ‘raccogliere, mettere insieme’) è raccattare, con due c. La parola deriva dal verbo accattare con l’aggiunta del prefisso r(i)- [...] (con caduta della vocale), che indica ripetizione.
La forma con una sola c, racattare, tipica del parlato soprattutto settentrionale, è dovuta al modello di altri verbi formati con il prefisso ri- che ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] è quello per es. del serbo-croato o del greco antico, consistente in un aumento dell’altezza della voce.
Riguardo alla posizione nella parola, l’a. si distingue in vari tipi: a. fisso, nelle lingue in cui la posizione dell’a. è stabilita a priori su ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...]
c. essendosi [*avendosi] potuto adattare alla nuova mansione
d. avendo [*essendo] potuto adattarsi alla nuova mansione.
Il numero di parole enclitiche ammesse in sequenza è in genere limitato a tre, come in questo esempio tratto da Internet: mi ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] ) e meno rigide (fare luce → fare chiarezza; prendere tempo → prendere un po’ di tempo). Lo stesso vale per i nomi: una parola polirematica come alte sfere è più rigida di luna di miele, che può flettere la testa (luna → lune).
Il diverso grado di ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] dell’alterazione è tipicamente valutativo: come si vede negli esempi citati, il significato che i due suffissi aggiungono alla parola base si può intendere come una valutazione che il parlante fornisce della taglia dell’oggetto o dell’intensità dell ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] in tutti i casi in cui tale contesto viene a crearsi, ma è invece favorito, o obbligatorio, in certe parole o classi di parole e improbabile, o impossibile, in altre.
La categoria lessicale in cui il troncamento si presenta più diffusamente è quella ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...