I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] medioevo i generi di poesia per musica erano in assoluto i più praticati (Gallo 1986). Il culto italiano per la parola scritta e le norme retoriche, infatti, mal si conciliava con forme di musica assoluta, cioè strumentale e svincolata, almeno negli ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] e non accurato si formano di continuo dittonghi fonetici in presenza anche di vocali medie, soprattutto se si tratta di parole di uso comune e frequente; ad es., aereo, stereo, video, meteo, tutte suscettibili di essere pronunciate con il dittongo [e ...
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INTERROGATIVO, PUNTO
Il punto interrogativo è il segno di ➔punteggiatura che chiude una proposizione ➔interrogativa diretta, conferendo alla voce un’intonazione ascendente
Quale dolce preferisci?
Chi [...] che hanno un significato tra l’interrogativo e l’esclamativo (chiamate anche interrogative apparenti), o per riprendere una parola o un’espressione che ha suscitato stupore
Avete citato Parigi?!?
Hai detto sconti? Sconti?!?
Tipica invece degli ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] velare (per es., aqua, lingua), ma nelle altre posizioni in cui si poteva trovare, cioè tra vocali o in principio di parola davanti a vocale, passò già in epoca romana al suono della v italiana (per es., volo, cave). La distinzione funzionale tra ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] , j, J: la minuscola, come variante di i dopo altre lettere con aste verticali (i, m, n, u), e specialmente in fine di parola (per es., iudicij); la maiuscola, come variante di I in posizione iniziale. A. de Lebrija in Spagna (1492), G.G. Trissino in ...
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Filologo, linguista e critico letterario russo (Mosca 1896 - Boston 1982). Iniziatore del metodo formalista in critica letteraria, è da considerarsi anche fra i fondatori, con N. Trubeckoj, nel Circolo [...] apparse in lingua italiana vanno citate Saggi di linguistica generale (1966); Lo sviluppo della semiotica e altri saggi (1978); Magia della parola (1980);
Vita
Fondò a Mosca assieme a V. B. Šklovskij e J. N. Tynjanov la scuola formalista di critica ...
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Letterato e uomo politico russo (Pietroburgo 1754 - ivi 1841); fu presidente dell'Accademia (dal 1813) e ministro della Pubblica Istruzione (1824-28). Conservatore e nazionalista, prese posizione, in Rassuždenie [...] . La polemica che ne nacque portò alla creazione di due gruppi avversi, quello dei fautori della lingua moderna, Arzamas, e quello dei fautori della lingua antica, Beseda ljubitelej russkogo sloga ("Conversazione degli amanti della parola russa"). ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] toscana. Nel parlato connesso, nel Centro-Sud è frequente l’➔ elisione della vocale atona finale davanti a vocale della parola seguente: cinq[a]nni «cinque anni», sempr[a]vanti «sempre avanti». Nello standard l’elisione avviene soprattutto quando le ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] esso viene usato dai parlanti. Si tratta di due processi che di solito sono concomitanti, anche se può avvenire che una parola ben acclimatata nella lingua mostri solo poche o punte tracce d’integrazione, come nel caso di bar, film, sport, che anche ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] prefissi. Il plurale viene indicato con gli indici di classe posposti, la cui consonante deve concordare con quella iniziale della parola (p. es., gür "uomo" pl. gür ga; daba "leone" pl. daba dhya; bāye "padre" pl. bāye ba, ecc.). La costruzione ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...