Fenomeno linguistico per cui, all’interno della stessa parola, due suoni si possono invertire assumendo l’uno il posto dell’altro: si ha la m. a contatto, se i due suoni sono contigui (fr. ant. meole [lat. [...] medulla], mod. moelle); la m. a distanza, se i due suoni appartengono a due sillabe diverse e non sono contigui (spagn. palabra dal lat. parabŭla). Si ha infine la m. quantitativa quando si inverte reciprocamente ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] «conduco»; oppure formato per mezzo di un suffisso: se direttamente dalla radice (es., dūco- in dūcu-nt «conducono», duc-tōr «guida»), si chiama primario, e così anche quello radicale; se da un altro t., ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] ˌveraˈfːaːre], [voˌrːanːuˈʃːiːre], [veˌdranːaŋˈkoːra]. L’atonia delle due vocali a confine di parola è condizione necessaria affinché si verifichi il processo (Agostiniani 1989; Marotta 1995a):
(2) il marìto arrìva → il marìt arrìva, ma: * il marìt ...
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Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. [...] o rinunciare a una soluzione.
Nella filosofia greca aveva già grande importanza la ricerca dell’etimo, come significato vero di una parola, in connessione con l’idea che il ‘nome’ non è puramente arbitrario ma naturalmente connesso con la realtà e la ...
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OSTERIA O OSTARIA?
La forma corretta di questa parola, che deriva dal sostantivo oste (a sua volta dal latino hospitem), è osteria, perché in italiano i nomi che indicano un esercizio commerciale si [...] formano con il suffisso -eria, come macelleria, drogheria, libreria, pasticceria.
La forma ostaria è una variante dialettale comune a tutte le regioni d’Italia tranne la Toscana.
È diffusa anche la variante ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ) se una delle due vocali è i tonica o u tonica e l’altra è a, e, o: Maria, paura, ecc.;
(c) nelle parole con prefisso terminante in i o u: riavere, suesposto, ecc.
Si osservi, tuttavia, che uno stile di parlato formale e lento (in contrapposizione a ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] ; carte n. 654 e 657). Un’altra strategia di sostituzione consiste nell’agire sul significante al fine di camuffare le parole interdette, ad es., con alterazioni (zio per Dio, putrella per puttana, caiser per cazzo), troncamenti (fa’ per faus «falso ...
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Unità lessicale consistente di una sola sillaba. Quando questa parola è una particella, essa è di norma sprovvista di accento, e tende alla fusione con le parole vicine; quando è un nome o un verbo, spesso [...] le viene conferito maggior volume di suono allungando la vocale, o introducendola in altra categoria morfologica ecc.
Lingua monosillabica Sistema linguistico nel quale ogni parola è costituita da una sola sillaba, come il cinese. ...
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ACRIBIA O ACRIBIA?
La forma corretta è acribìa.
La parola, che ha il significato di ‘esattezza, precisione meticolosa’, deriva dal greco akrìbeia ‘accuratezza’.
La pronuncia acribìa si deve probabilmente [...] al modello del tedesco Akribìe, attraverso il quale la parola (usata soprattutto in ambito filologico) è giunta in italiano.
VEDI ANCHE accento ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] fonetico; c) tutte le v. sono sonore; d) tutte le v. sono relativamente lunghe quando sono toniche e finali di sillaba ma non di parola (per es., a di faro), sempre brevi quando manca l’una o l’altra di queste tre condizioni (per es., a di farò, di ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...