Genere
Alice Bellagamba
Genere (dal latino genus, affine a gignere, "generare") designa in senso lato ciò che è comune a più specie. Già in uso con accezioni specifiche nei vari ambiti disciplinari [...] le mansioni (così come quelle donne che dedicandosi alla caccia adottavano, invece, le abitudini maschili). Oggi la parola viene rifiutata sia dai nativi sia dagli antropologi, i quali preferiscono ricorrere all'espressione 'gente dal doppio spirito ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] accento composto). Ma il caso più frequente di accento s. si ha con il tipo intensivo: per es., in italiano, una parola come considerazione presenta un accento s. sulla prima sillaba, o sulla quarta, o più accenti s., sulla seconda e sulla quarta ...
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scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] a poco al mondo della precisione, nel quale prevalgono le scienze matematiche e le scienze esatte
Che cosa sono le scienze
La parola latina scientia (dal verbo scio «so») è passata a significare in tutte le lingue moderne il sapere in generale. Oggi ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] sé esso può essere qualisegno (o tone; «una qualità che è un s.», per es., il tono di voce con cui si pronuncia una parola, il colore dell’inchiostro con cui scrivo su un foglio ecc.), un sinsegno (o token; il prefisso «sin» sta per semel; si tratta ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] nel senso di una classe di fonctionnaires e di uomini provenienti dalle professioni" (ibid.). Il problema, infatti, non è la parola, ma il suo significato (questo sfugge a taluni: per esempio a Roger Magraw: v., 1983).Già Tocqueville (v., 1856) aveva ...
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Complesso
Lucio Pinkus
Nel senso più generale di "insieme, totalità", il vocabolo discende dal latino complexus, derivato del verbo complecti, "stringere, abbracciare, comprendere". Nell'accezione psicoanalitica, [...] cardini della teoria psicoanalitica è a tutt'oggi noto come complesso edipico -, Freud formulò profonde riserve sull'uso di questa parola in quanto, a suo avviso, essa rischiava di far perdere la variegata ricchezza e, al tempo stesso, la singolarità ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] esserci, mentre in teatro, a parte le deviazioni delle avanguardie, esserci continuava a voler dire recitare. Non occorreva più la parola, a parlare era l'immagine e ogni tanto la didascalia, che per giunta quasi mai faceva seguito a un qualche ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] psicoanalitici, per il rapporto madre-figlio durante lo sviluppo e per tutte le relazioni di dipendenza e interattive. In altre parole, si riconosce oggi che gli affetti, e fra essi l'angoscia, hanno un ruolo di primaria importanza nel regolare gli ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] medioevo i generi di poesia per musica erano in assoluto i più praticati (Gallo 1986). Il culto italiano per la parola scritta e le norme retoriche, infatti, mal si conciliava con forme di musica assoluta, cioè strumentale e svincolata, almeno negli ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] velare (per es., aqua, lingua), ma nelle altre posizioni in cui si poteva trovare, cioè tra vocali o in principio di parola davanti a vocale, passò già in epoca romana al suono della v italiana (per es., volo, cave). La distinzione funzionale tra ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...