La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] due prefissi, e già la doppia prefissazione (per es., pre-ri-caricare) non è molto frequente.
La sequenza derivazionale di una parola che presenta più di un suffisso è ovvia dato che segue l’ordinamento lineare: utile → ut-il-ità → utilit-ario. Più ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] con la radice forma il tema verbale, per es. -a- in cant-a-re) o sulla desinenza (ossia la porzione di parola che varia per la flessione): nel primo caso rientrano, ad es., le forme dell’imperfetto congiuntivo, del gerundio, del participio presente ...
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AUSPICI O AUSPICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àuspici è il plurale di àuspice, cioè ‘la persona che traeva gli auspìci presso gli antichi Romani’. Per estensione, il [...] Giovanni Villani sollecita ed anzi si fa auspice della continuazione dell’impresa (A.M. Cabrini, Un’idea di Firenze)
• La parola ➔piana auspìci, invece, è il plurale di auspìcio, con cui si intende sia ‘l’antica pratica della divinazione’, sia (per ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] temi primari, nominali o verbali (per es., lat. dixi, dictus, dalla radice deik), e una d. secondaria, quando ha luogo da una forma che sia già derivata (per es., lat. dictare, da dictus). Mentre la d. ...
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Segno grafico delle scritture pittografiche; rappresenta o il significato di una parola (l. semantico o ideogramma) o il suo significante (l. fonetico o fonogramma). La scrittura logosillabica combina [...] l. e segni sillabici, come avviene in molte scritture cuneiformi o geroglifiche ...
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Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli [...] in alcune congiunzioni e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni. Non è obbligatoria in senso assoluto in nessuna di queste parole, ma è più frequente con alcune (questo, quello, di, si, ci, pronome o avverbio, davanti a vocale palatale ...
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accezióne L'uno o l'altro dei significati con cui una parola viene intesa o adoperata nell'ambito dei possibili diversi contesti d'uso: ad es. un cerchio alla testa indica un lieve malore, il cerchio della [...] ginnasta è un oggetto, il cerchio in geometria è il luogo dei punti equidistanti dal centro ...
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In linguistica, il particolare processo di formazione lessicale per cui una parola è ricavata da un’altra cui essa in via normale potrebbe fungere da forma base: ne è un esempio il verbo acquisire, tratto [...] da acquisito, che solo apparentemente è il suo part. pass., mentre in realtà è formato direttamente sul lat. acquisitus (part. pass. di acquirĕre) ed esiste quindi prima delle altre forme del verbo ...
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In linguistica (in cui più comunemente si usa il sinonimo prestito), parola, locuzione o anche costrutto sintattico introdotti più o meno stabilmente in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma [...] originaria (per es., l’ingl. week-end) sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo (per es., bistecca); in qualche caso, non è un elemento lessicale che viene mutuato ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] : ca[z]a, co[z]a, ecc.; tuttavia, se c’è un confine morfologico, tale sonorizzazione si blocca, come accade nelle parole con prefisso: a[s]ociale / *a[z]ociale, a[s]immetrico / *a[z]immetrico, ecc.
In tal modo un’irregolarità morfologica ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...