Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] in ungherese vi sono due serie di vocali, anteriori (ä é ő ö ü ű) e posteriori (a á o ó u ú), e nella stessa parola non si possono avere vocali dell’una e dell’altra serie: per es., ház-hoz «presso la casa» ma kert-hez «presso il giardino».
Musica ...
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In linguistica, segno grafico consistente in un’immagine, il cui corrispondente valore fonologico è portatore di altri significati, uno dei quali è intenzionalmente scelto da chi scrive tale segno e assunto [...] . di tributo); oppure consistente in due o più immagini i cui rispettivi valori fonologici, pronunciati nell’ordine, formano la parola che si voleva indicare (per es., il disegno di uno sprone e di una rete da leggersi spronerete). Nell’evoluzione ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] aperta in sillaba chiusa da consonante vibrante (ad es. [ˈvɛrde] per verde) e sempre chiusa se in sillaba aperta non finale di parola (ad es. [ˈtreːno] per treno) o in sillaba chiusa da consonante nasale (ad es. [ˈdeŋti] per denti; ma cfr. anche ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] proprio sulla base di una reale considerazione delle resistenze opposte dal senso di conservazione linguistica, dall’attaccamento alle parole già in uso (di qualsiasi origine esse siano), dall’istintiva tendenza a scartare ciò che viene sentito come ...
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PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano [...] dopo l’iniziale ricovero all’ospedale maggiore di Crema («La Stampa»)
L’insieme formato dalla preposizione e dalla parola che la segue si chiama complemento preposizionale.
Le preposizioni possono essere di vari tipi:
– le preposizioni proprie, che ...
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SIMBOLI MATEMATICI
I simboli matematici più comunemente usati nell’italiano scritto sono, oltre alle cifre numeriche, quelli delle principali operazioni aritmetiche: – (meno), + (più), x (per), ÷ (diviso), [...] 1) + x = 4bx – 3(a – 2x) (A. Caputi, R. Manni, S. Spirito, Algebra e geometria)
In tutti gli altri casi si usa la parola corrispondente.
Solo per le percentuali sono possibili tre alternative
il 70% / il 70 percento / il 70 per cento.
Usi
I simboli ...
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ALTO- E BASSO-, PLURALE DEI COMPOSTI CON
Le parole composte con alto- e basso- possono subire alcune oscillazioni rispetto alle norme che regolano la formazione del plurale delle parole ➔composte.
Questo [...] / altipiani
bassorilievo ▶ bassorilievi / bassirilievi
Entrambe le forme sono accettabili e la minore o maggiore frequenza cambia da parola a parola (i plurali più frequenti nelle scritture in rete risultano altiforni e altipiani, ma bassorilievi). ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] dall’opera delle Tre Corone (che pure ne erano la base), e lo integrarono con l’uso moderno, anche se le parole del fiorentino vivo erano documentate di preferenza attraverso gli autori antichi. Fu dato l’avvio alla pratica, discutibile, di citare i ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] fonologici diffusi nelle lingue europee. L’uso a cui si fa riferimento in questa voce è quello per cui europeismo è una parola (o espressione) che, partendo da una lingua europea, si è diffusa in una varietà più o meno grande di altre lingue europee ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] per la presenza di una molteplicità di focolai attraverso i quali gli elementi cristiani si sarebbero fatti strada. Le parole tecniche si diffusero al di là dell’ambito teologico e del culto (dove questi prestiti lessicali avrebbero potuto «rimanere ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...