SOPRA-, SOVRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino supra e indica superiorità, eccesso, ma anche – in senso proprio – una ‘posizione superiore, in alto’.
Si trova in parole composte derivate dal latino [...] non esiste una norma assoluta, tranne quella basata sull’uso, verificabile attraverso la consultazione del vocabolario. Ci sono parole in cui oggi è obbligatorio l’uso di sopra-
soprammobile, soprannome, soprattutto
e altre in cui oggi è obbligatorio ...
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Mortara Garavelli, Bice. – Linguista italiana (Montemagno, Asti, 1931 - Torino 2023). Dopo essersi laureata in Lettere classiche con B. Terracini, ha insegnato alle scuole medie e superiori prima di assumere [...] L. Beccaria (1994) e ha pubblicato, tra gli altri: La parola d’altri (1985), Manuale di retorica (1988), Le figure retoriche Silenzi d'autore (2015). Le sono stati dedicati i libri: La parola al testo. Scritti per Bice Mortara Garavelli, a cura di G. ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] 580-586.
Chiari, Isabella & Castagna, Silvia (2005), La fonotassi statistica dell’italiano e del tedesco. I nessi consonantici, in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I. Chiari, Roma, Aracne, pp ...
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Termine (sanscrito «legamento») usato dai grammatici indiani per designare il complesso dei fenomeni di accomodamento fonologico che si manifestano quando due o più parole sono pronunciate di seguito, [...] di fonetica sintattica, ma il s. costituisce una forma peculiare perché anche nella scrittura si tiene conto dell’assenza di pausa tra parola e parola scrivendo unite le parole contigue, salvo quando si costituisca iato o in altri casi particolari. ...
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MIGLIAIO O MIGLIAIA?
Entrambe le forme sono corrette, ma la prima è singolare, la seconda plurale.
Migliaio, infatti, è una di quelle parole maschili (come uovo, paio, riso) che al plurale diventa femminile, [...]
È dunque scorretto l’uso di migliaia come singolare: *una migliaia di persone.
Il cambio di genere è dovuto all’etimo: migliaio deriva da una parola latina di genere ➔neutro che terminava in -um (miliarium) e aveva il plurale in -a (miliaria). ...
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stenotipia Sistema e tecnica di abbreviazione della scrittura a macchina, che può essere applicata sia con lettere alfabetiche sia con segni stenografici. Le possibilità delle tastiere odierne di connettersi [...] sistema Melani (v. fig.) si può dividere in quat;tro settori: i primi sette tasti a sinistra (SPCTHVR) si usano per indicare le consonanti iniziali di parola o di sillaba; i quattro tasti al di sotto (IAEO) per indicare le vocali medie o iniziali di ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] invariabili al p.: maschili e femminili in -i (il, i brindisi; la, le crisi); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il, i film). Tra i nomi maschili ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] vengono formati o si evolvono e trasformano. La formazione può essere studiata sia nella parte fonetica sia in quella morfologica della parola. A livello semantico, si notano, per es., le derivazioni da nomi di persona come quelle latine in -anum (it ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] di questo tipo, nati in latino come locuzioni formate da nome e aggettivo, sono stati rianalizzati nel tempo come un’unica parola; nel corso di tale processo, l’elemento -mente è stato svuotato del suo significato originario, al punto che non è più ...
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D (eufonica)
Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), [...] uguali. Per questo, nell’italiano contemporaneo – specie in quello scritto – è consigliabile ricorrere alle forme ed e ad solo quando la parola successiva comincia con la stessa vocale
ed eccoci, ed era, ed Enrico, ed elencò ma e aprì, e obiettò, e ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...