L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] sent-īte
Dal confronto tra il latino e l’italiano emergono alcuni fatti rilevanti:
(a) per quanto riguarda la di frase, deissi, formazione delle parole).
Rohlfs, Gerhard (1968), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] probabilmente del Duecento, il trapassato remoto nella principale esprime il fatto compiuto della nascita di Sant’Alessio, il passato remoto il italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delle parole) ( ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] di fatto per i dialetti una crisi profonda dei meccanismi autonomi di formazione di parola. Naturalmente di “dialetto italianizzato” in morfologia: il caso del piemontese, in Lingua e dialetto nell’Italia del Duemila, a cura di A.A. Sobrero & ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] occlusive sonore latine (lat. albus «bianco», umbro alfu) e da fatti di ➔ assimilazione quali /mb/, /nd/ > parole semitecniche quali favissa «cella sotterranea», mantis(s)a «giunta», persona, qualche tratto di morfologia derivazionale in -en(n)a e ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] flettono o estendono è vero il dito
(2) in agosto niente è venuta da me al mare e niente mi ha fatto perdere un sacco voll., vol. 3° (Tipi di frase, deissi, formazione delle parole), pp. 225-257.
Berretta, Monica (1994), Il parlato italiano ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] 1942). Ma sta di fatto che è quest’ultimo il termine con cui in seguito si è sempre indicato, talora (2002), Sulla terminologia linguistica di Migliorini, in Idee eparole. Universi concettuali e metalinguistici, a cura di V. Orioles, Roma, Il ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] siano parole di segno negativo (brutto, cattivo, traditore, vigliacco, ecc.), è evidente che qualunque parola o
Di fatto l’insulto è quasi sempre incentrato su un elemento culturalmente o socialmente interdetto, e il suo potere offensivo è appunto in ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] Carlo Maria Carlieri, nel primo Settecento, scriveva infatti che «l’ammirativo si segna dopo le parole di passione, d’ammirazione e d’affetto» (Regole e osservazioni di varj autori intorno alla lingua toscana, Firenze 1715, p. 158). Insieme a questa ...
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Il modo ➔ congiuntivo si trova tanto nelle frasi principali (➔ principali, frasi) quanto, e soprattutto, nelle subordinate (➔ subordinate, frasi). Svolge una doppia funzione: esprimere una certa ➔ modalità [...] che / come / quanto con i quali il parlante si limita a esporre fattie a riportare parole altrui. L’uso dell’indicativo è favorito quando si nega un dubbio (non dubito che è bravo, che si avrà forse anche per effetto della frase affermativa che avrà ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] e uno interrogativo congiunti); nel parlato da fatti prosodici come la variazione dell’intensità e del tono della voce, e da altri mezzi di espressione non verbali, come i gesti e risultano da troncamenti e rielaborazioni di parole integre: to’ ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...