Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] kappa (il suo nome si scrive per lo più con ‹k› iniziale, ma si incontra anche la forma cappa); è oggi in uso sia in parole inglesi di alta diffusione (ok, kit, ecc.), sia negli sms col valore del digramma ‹ch› davanti a ‹e› e a ‹i› (vuoi ke ti kiami ...
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CANCELLARE O SCANCELLARE?
La forma scancellare è derivata da cancellare tramite l’aggiunta del prefisso ➔s-. Tra scancellare e cancellare c’è lo stesso rapporto che lega sbattere a battere, scacciare [...] Amore (A. Poliziano, Stanze per la giostra)
Fa male – soggiunsi involontariamente premuroso di scancellare l’impressione di quelle mie parole (L. Capuana, Profili di donne)
le luci erano a tratti / scancellate dal crescere dell’onde (E. Montale, Le ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] buon per buono, cantà per cantare;
(d) la prostesi, cioè l’aggiunta di una vocale o di una consonante all’inizio di parola: sperare > isperare, ŏcto > milan. vòtt «otto»;
(e) l’➔epentesi, che consiste nell’inserzione di un suono all’interno di ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] come sembrò [bː]rutto, mangiò [tː]utto come mangiò [tː]roppo, da [gː]rande, è [fː]resco.
Se invece la seconda parola inizia con un nesso consonantico costituito da s + C, il raddoppiamento sintattico non si produce, il che conferma l’eterosillabicità ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] afferma l’intenzione di investire i propri risparmi, ma non si dà per certo il rischio dell’operazione; in altre parole, il contenuto della subordinata non appartiene al mondo reale, ma è presentato come ipotesi, potenziale o irreale (cfr. Consales ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] .
Le occlusive chiudono la sillaba se geminate: zop.po, mat.to, bec.co, ab.braccio, cad.de, ag.guato; oppure in alcune parole dotte: at.mosfera, ec.zema, sub.dolo, dog.ma, tec.nica, ecc. Le occlusive sono le sole consonanti geminate dell’italiano ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] di due sillabe (ad es. leggerezza, sicurezza, tenerezza).
Il suffisso -ìa, oltre ad essere presente in un certo numero di parole della lingua comune la cui base sono aggettivi per lo più non derivati (allegria, follia, miopia, pulizia, cortesia), è ...
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DISCORSO INDIRETTO LIBERO
Il discorso indiretto libero riporta un discorso in forma indiretta, ma con alcune caratteristiche specifiche.
• A differenza di quanto accade di solito nel ➔discorso indiretto, [...] nella prosa narrativa tra Ottocento e Novecento, il discorso indiretto libero ha lo scopo di riferire in 3a persona le parole e i pensieri di un personaggio, combinandoli con quelli della voce narrante
Carlo D’Andrea, con gli occhi fissi dietro ...
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GRIDI O GRIDA?
La parola grido ha due plurali.
• Il plurale maschile gridi si usa per indicare i versi degli animali
i gridi dei gabbiani
i gridi dei rapaci notturni
• Il plurale femminile grida [...] o l’avviso pubblico che i banditori gridavano pubblicamente nelle piazze e nelle strade. In seguito con questa parola si indicarono in modo più specifico i provvedimenti legislativi emanati dai governatori di Milano durante la dominazione spagnola ...
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PELLEROSSA O PELLIROSSE?
Il sostantivo pellerossa, ‘indiano d’America’, ha due plurali, entrambi corretti.
• Il plurale invariabile pellerossa è la forma di gran lunga più comune
gli accampamenti dei [...] calco dal francese peaux-rouges (al plurale) o più probabilmente dalla locuzione inglese red skin, attestata già nel Seicento; è entrata in italiano nel corso dell’Ottocento attraverso le traduzioni di narrativa americana.
VEDI ANCHE composte, parole ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...