Lingue caratterizzate da una variabilità di tono (cioè altezza musicale) o d’intonazione (cioè modulazione musicale) che distingue i significati di parole la cui forma, scritta eventualmente con il sistema [...] alfabetico di tipo europeo, è identica. In queste lingue i toni hanno un valore fonetico al pari delle vocali e delle consonanti. Sono p. alcune lingue africane e asiatiche, per es., il cinese che ha quattro ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no e di dargli ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] o una impacchettatrice, tutti noi potremmo facilmente risalire alla funzione svolta da questi strumenti, e dunque al significato di queste parole.
Come per i nomi di agente, anche per i nomi di strumento il ➔ participio presente del paradigma verbale ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] c. Inoltre, in (20) b. l’accordo al femminile è possibile solo se i valori denotazionali dei due nomi sono armonici, in altre parole se la guardia di cui si parla è una donna. Tali conflitti emergono anche in casi in cui il nome è maschile ma denota ...
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Termine (sanscrito «legamento») usato dai grammatici indiani per designare il complesso dei fenomeni di accomodamento fonologico che si manifestano quando due o più parole sono pronunciate di seguito, [...] di fonetica sintattica, ma il s. costituisce una forma peculiare perché anche nella scrittura si tiene conto dell’assenza di pausa tra parola e parola scrivendo unite le parole contigue, salvo quando si costituisca iato o in altri casi particolari. ...
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sinestesia linguistica Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (silenzio [...] (per contingenze storico-culturali e stilistiche) può determinarsi un mutamento semantico e nascere una nuova accezione della parola (il lat. clarus, etimologicamente appartenente alla sfera sensoriale auditiva, è passato alla sfera visiva sia nel ...
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SOTTO-
È un ➔prefisso derivato dal latino subtus. Indica una posizione inferiore, in senso sia proprio, sia figurato.
Si trova in parole ➔composte formate modernamente da sostantivi, aggettivi e verbi
suolo ▶ [...] sottosuolo
cutaneo ▶ sottocutaneo
mettere ▶ sottomettere
La vocale finale -o del prefisso può cadere davanti alla vocale iniziale del secondo elemento
aceto ▶ sottaceto
intendere ▶ sottintendere
oppure ...
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Filologo arabo (n. 1073 - m. Baghdād 1144), professore nell'università Niẓāmiyya di Baghdād. Tra le sue opere è importante una raccolta delle parole straniere, soprattutto iraniche, passate in arabo (Kitāb [...] al-mu'arrab) ...
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STRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino extra. Indica perlopiù una condizione eccezionale, ma anche una posizione esterna.
Si trova in parole composte derivate dal latino (straordinario, stravagante) [...] o formate modernamente da sostantivi, aggettivi e verbi
vizio ▶ stravizio
ricco ▶ straricco
fare ▶ strafare.
Usi
Nell’uso parlato e informale, il prefisso conferisce valore di superlativo all’aggettivo ...
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In grammatica, parti del d., le varie categorie nelle quali la grammatica tradizionale suole dividere il corpo lessicale di una lingua, in base alla funzione che le singole parole adempiono nella frase. [...] che sarebbe tornato l’indomani mattina). Si distingue infine un tipo intermedio, detto d. indiretto libero, in cui le parole o il pensiero di una persona vengono riferite dall’autore in forma indiretta, ma tacendo il verbo dichiarativo reggente o ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...