In linguistica, di parola atta a esprimere la proibizione; così la particella greca μή, latina ne (in ne feceris «non fare»), il latino cave seguito dal congiuntivo (cave dicas «non dire»). Le locuzioni [...] formate con tali parole p. costituiscono la categoria dell’imperativo p. (comunemente anche negativo), che di solito ricorre a forme verbali diverse da quelle dell’imperativo positivo (cfr. sopra ne feceris e ancora noli facere «non fare»). ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] , di tipo semantico-referenziale, in quanto dà informazioni sulla natura del referente. In particolare:
(a) nel caso di parole con referente animato (umano e non-umano), indicando il genere naturale del referente:
(i) nomi designanti entità animate ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] ➔ scevà soprattutto nelle parlate dell’alto Meridione, ove tale fonema fa parte dell’inventario), dalla posizione all’interno della parola (se la vocale d’appoggio è prostetica ha spesso un timbro centrale basso), dalla presenza di altri suoni che in ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] armoniosa […], come se fosse stata davvero inventata per la poesia e la musica; le vocali sono così abbondanti in tutte le parole […], che eccetto alcuni monosillabi tutta la lingua finisce in vocale, per cui la pronuncia è così virile (so manly), e ...
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Sociolinguista italiana (n. Gyöngyös 1975). Laureata in sociolinguistica presso l'università di Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca in linguistica presso la stessa università. Ha collaborato [...] e nei linguaggi giovanili, tra le ultime pubblicazioni si ricordano: Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (2019), Potere alle parole. Perché usarle meglio (2019), Prima l'italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] grosso di un casamento di cinque piani ...
– Mamma mia! – gridò spaventato il burattino (Collodi 1973: 94)
(11) Con mezze parole e allusioni, promettendo a ciascuno d’informarlo, appena ne fosse stato ben sicuro, d’un posto pieno di tinche conosciuto ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] forme femminili plurali come le dieci euro). Negli articoli determinativi si segnala qualche incertezza nella scelta tra il e lo prima di parole inizianti in ‹w› o ‹j› o con nessi consonantici (il whisky, lo whisky o l’whisky, il judo o lo judo, il ...
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ASMA: MASCHILE O FEMMINILE?
La parola si trova usata sia al maschile, sia al femminile. L’oscillazione deriva dal fatto che tanto in greco quanto in latino asma era di genere neutro. Di solito le parole [...] forme
gli asmi (rifatto sull’italiano antico asmo) / gli asma (invariabile)
Tuttavia, la terminazione in -a ha fatto sì che la parola fosse sentita come femminile. Di qui l’uso, oggi di gran lunga più comune al di fuori dei testi di medicina, di asma ...
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(o tèta) Ottava lettera dell’alfabeto greco (minuscolo ϑ, maiuscolo Θ): era in origine il fonema consonantico dentale occlusivo aspirato ‹th›, trasformatosi poi, intorno all’inizio dell’era cristiana, [...] in dentale fricativo. Negli adattamenti latini di parole greche, il theta è reso col digramma th. fisica Mesone ϑ: originaria denominazione del mesone K nel decadimento in due pioni. matematica Funzioni ϑ Particolari funzioni ellittiche di due ...
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Grammatico e poeta ebreo originario di Baghdād ed educato a Fez (sec. 10º); fu uno degli iniziatori in Europa degli studî linguistici ebraici e della poesia metrica ebraica sul modello della poesia araba; [...] nella spiegazione del significato delle parole ricorse anche all'arabo e all'aramaico. ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...