I ➔ titoli di opere (letterarie, ma anche musicali e artistiche in genere) richiedono sempre l’iniziale maiuscola del primo elemento, anche se si tratta di un articolo: Il barone rampante (di Italo Calvino), [...] la e, ad es. di nello, non può essere considerata come parte della preposizione, come nel caso di de (in altre parole, nello può essere scomposto come n-ello, non come ne-llo; pertanto la discrezione di ne è erronea e arbitraria).
Una soluzione ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] una frase latina come
(11) puer puellam amat «il ragazzo la ragazza ama» → «il ragazzo ama la ragazza»
la disposizione delle parole è irrilevante per l’identificazione di soggetto e oggetto diretto: il primo è il nome al nominativo (puer), il secondo ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] che faccia salire un medico (Deledda, Il vecchio della montagna, p. 165)
Anticamente non c’era restrizione sull’ordine delle parole, per cui nella lingua letteraria si riscontrano esempi in cui il soggetto si inserisce tra il verbo fare e l’infinito ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] fasale d’imminenza, inizio, continuazione o conclusione:
(3) Era scesa la notte, e ci accingemmo a partire (Carlo Levi, Le parole sono pietre, Torino, Einaudi, 1955, p. 55)
(4) si avviava a discendere col suo bambino (ivi, p. 59)
(5) Quando ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] a un sintagma; in questi casi alla virgola possono sostituirsi anche le lineette (➔ trattino) o le ➔ parentesi:
(5) parole, queste, che hanno colpito tutti
La virgola è inoltre indispensabile per delimitare un inciso che precede la frase che contiene ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] bene con»: questo quadro sdice con la tappezzeria. Pur essendo raro e isolato, sdire ha però dato luogo a parole, ormai obsolete, come disdicevolezza, disdicimento e disdicitore, ma anche al ben più comune aggettivo comune disdicevole (più sostenuto ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] , ottativa, esclamativa);
(c) avere predicati dalla semantica diversa (verbo di stato, di azione, di percezione, di parola, di giudizio);
(d) avere diversa qualità (frase nominale, verbale, positiva, negativa, di citazione, di ➔ discorso riportato ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] e negativa di chi scrive, ma anche, al pari delle altre icone emozionali, come demarcativi della fine del turno di parola (Antonelli 2008: 208-209).
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008, pp. 178-210.
Buzzoni ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] parte finale della stessa sillaba che contiene l’ultimo accento intonativo se, come nel caso delle figg. 13 e 14, la parola finale di enunciato è un monosillabo tonico.
In molte varietà (per es., nell’italiano parlato a Torino e Milano; Firenze, Pisa ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] caso dell’infinito sostantivato, la forma composta non significa che ci sia spostamento temporale rispetto alla forma semplice. In altre parole, dall’avere sepolto Ezio in (10) non segnala un significato diverso da dal seppellire Ezio (Simone 2004 ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...