Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] . Lo stesso si può dire (anche se qui ha contato pure la somiglianza col latino) per la grande prevalenza di monottonghi in parole chiave (core, foco, loco, fero, tepido), per cui è stato scritto «che in poesia» si muore e ci si muove «di preferenza ...
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-POLI
-poli è un ➔suffissoide che deriva dal greco polis ‘città’. Si trova col significato di ‘città, insediamento umano’ in molte parole composte derivate dal greco (Costantinopoli ‘città fondata dall’imperatore [...] Costantino I’) o formate modernamente
baraccopoli (‘insediamento formato di baracche’)
tendopoli (‘campo formato da un complesso di tende’)
Nel linguaggio giornalistico il suffissoide -poli ha assunto ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] vecchia nel sonno”, in Poesie, vv. 7-8), sia in poeti come Marino Moretti («fior che fiorisce come frutto raro», “Cosa e parola”, in Il giardino dei frutti, v. 3) e, soprattutto, Guido Gozzano, che la inserisce nei suoi testi con moduli che sembrano ...
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MINI-
Mini- è un ➔prefissoide derivato dal latino mìnimus ‘minimo’ (tramite l’inglese mini, abbreviazione di miniature), ed è usato in parole formate modernamente soprattutto nel linguaggio giornalistico [...] volta a guardare quella mini vertiginosa (www.style.it).
Storia
Il prefissoide, già presente in Inghilterra dal 1849 con la parola minicab (‘piccola vettura’), ottenne visibilità mondiale a metà degli anni ’60 del Novecento con un innovativo capo d ...
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TRE O TRE?
La grafia corretta è tre, senza accento.
L’accento va invece sempre segnato nei composti con tre, che sono parole polisillabiche accentate sull’ultima sillaba
ventitré, trentatré, novecentoquarantatré.
VEDI [...] ANCHE accent ...
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In grammatica, l’elemento (particella o parola) posto dopo una parola a indicare la relazione grammaticale o sintattica di questa con altre parole della frase. Il cum latino è preposizione in cum illis [...] «con loro», posposizione in nobiscum «con noi». In latino le p. non sono frequenti (parumper «per poco» con la p. per); sono frequenti invece in osco-umbro, appaiono nelle lingue baltiche (lituano dievo-p ...
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SUB-
È un ➔prefisso derivato dal latino sub, che indica una posizione inferiore, sia in senso proprio, sia figurato.
Si trova in parole composte derivate dal latino (subentrare, subordinare, subalterno) [...] o formate modernamente da sostantivi, aggettivi e verbi
strato ▶ substrato
acqueo ▶ subacqueo
delegare ▶ subdelegare ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] = doppiatore
calendario = l’Arca di Noè
caso fortuito = fatto curioso
l’Arca di Noè = l’ora di cena.
(c) Antipodo: una parola o espressione ne genera un’altra qualora la sua lettera iniziale sia spostata in posizione finale e il tutto venga riletto a ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] iniziale e, su un piano diverso, per il fatto di essere noti e impiegati dalla generalità dei parlanti in parole di uso corrente.
I prefissi selezionano le basi secondo criteri solo in parte riconducibili alla distinzione in parti del discorso ...
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parolacce ed eufemismi
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
Le cattive e le buone maniere verbali
Le parolacce possono provocare in chi le ascolta un senso di fastidio o di offesa. Per evitare queste reazioni, [...] alle funzioni digestive o alle relative parti del corpo sono ritenute volgari e spesso diventano addirittura insulti. Di solito tali parole provocano in chi le ascolta un senso di disagio, di imbarazzo o anche di offesa. Ebbene, la presenza di questa ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...