Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] della volontà di potenza ne favorirono la strumentalizzazione da parte del nazismo.
Vita e opere
Studiò filosofia classica a senso infatti tentare un illusorio ritorno alla natura giacché l'intera struttura dell'uomo, compresa la sua vita animale e ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] il calore e il pneuma vitale ribadiva nel cuore la sede della parte emotiva, passionale dell'anima; il fegato infine, per il suo rapporto da una società che, secondo il moralista G., è interamente preda dell'avidità di ricchezza, di fama e di potere ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] dell'incendio di Borgo, di intonazione scopertamente encomiastica, fu infatti eseguita in gran parte dagli aiuti (1514-17; la quarta sala, detta di Costantino, venne interamente eseguita dopo la morte di R. dalla sua bottega, 1520-24). Negli stessi ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] la metafisica non va intesa come una semplice dottrina o una semplice parte della filosofia, bensì come qualcosa che ha permeato e permea in modo decisivo l'intera civiltà occidentale, determinandone il destino, e sta ora estendendo il suo dominio ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] o in uno "spinozismo della fisica" che si sviluppa interamente da principî a priori. Non per questo però la filosofia stesura lavorò a lungo, ma che fu realizzata solo in parte e pubblicata postuma. Questa fase del pensiero schellinghiano coincide con ...
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Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] stato composto fra gli ultimi decennî del 5° secolo e la prima parte del 4°. Altre opere, sicuramente posteriori, possono venir datate fino al dieta riguarda però non soltanto i cibi, ma l'intero regime di vita, inclusi gli esercizî sportivi, i bagni ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] , meccanica dei fluidi e ottica, i risultati di gran parte delle quali non furono pubblicati fino a età avanzata; ciò pubblicò circa cinquecentosessanta articoli e libri mentre la sua intera produzione si aggira intorno alle novecento opere (raccolte ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] che alla singola parola all'empito affettivo dell'intera frase e situazione drammatica; ricchezza, sino allora ), a ridotte schiere strumentali e vocali. Dopo questa opera in parte affrettata si arriva all'ultima, L'incoronazione di Poppea del 1643 ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] la cultura e la produzione di S.: legata in parte all'insegnamento (e quindi in relazione alle opere di Aristotele societatis civilis); essa deriva da un atto collettivo della comunità intera, da un consenso generale che investe il principe. Se il ...
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Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] fece sostanzialmente deviare da quell'ironico distacco che connota l'intera sua opera e in virtù del quale poté essere si collocano i Gedichte 1853 und 1854 (1854) e la parte di più tarda concezione delle Vermischte Schriften (3 voll., 1854). ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...
intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: la statua, l’anfora si è conservata...