Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] marzo al pontefice e in questa occasione letto alla maggior parte dei membri del Sacro Collegio per essere sottoposto alla discussione puntava a guadagnar tempo e a coprire la sua reale politica, il cui obbiettivo era di tranquillizzare Filippo II ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] somigliassero a qualche cosa di umano, e di reale, diretta a far passare nell’ingegno dei lettori . Galavotti, p. 770. Il passo è ripreso molte volte da Angelo Roncalli, a partire dal 1936.
69 A. Manzoni, Opere morali, a cura di F. Ghisalberti, cit ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] e, cosa assurda, il mondo reale risulterebbe spiegato deduttivamente attraverso un puro ragionamento clero anglicano non sia tenuto al celibato, e che la maggior parte dei ministri sia sposata, comporta costi vivi assai maggiori rispetto a ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] , forse, più per dovere di ufficio, che per reale convinzione, mentre i laici la ignorano quasi completamente. Nel l’Onarmo e alle Acli. Il primo a vivere un’esperienza in parte simile a quella dei confratelli francesi, negli anni Cinquanta, è don ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] accusa di «incoerenza» e ritiene privo di ogni reale valore cristiano. Nella sua analisi nega che la « attenzione e attività pastorale, Turoldo scrive:
«La Chiesa si ri-forma sempre partendo da un altare. Un popolo di Dio o nasce dalla liturgia o non ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] agli dei e ogni altro culto, altri per la maggior parte non hanno avuto nessun nome, ma ricevono segretamente da alcune è stato da non pochi studiosi considerato come il reale concorrente del cristianesimo nel prendere il posto della religione ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] ha scritto di recente John O’Malley – forse in nessuna altra parte d’Europa gli studi sul XVI secolo sono stati così chiaramente e è il vero seminario della Santa Fede; è l’unico real mezzo della salute; e quel picciol libro contenendo, come fa ...
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La storia delle Universita pontificie romane 1861-2011
Paul Gargaro
Norman Tanner
Introduzione
1
Le università pontificie2 sono istituti universitari fondati o approvati dalla Santa Sede per lo studio [...] le facoltà: esse avrebbero dovuto risultare di una qualche reale utilità per l’epoca e il contesto di cui erano apogeo della scuola romana, e un periodo di grande influenza da parte di un gruppo di Gesuiti nordeuropei della Gregoriana, come i padri ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] di creare una piazza d’armi nel piano antistante il palazzo reale e nel 1850 per ampliare lo spazio demolì la chiesa37. è quasi una liturgia popolare diretta nell’insieme dal parroco. La parte che si svolge di corsa è però guidata da sa prima pandela ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] te e per quelli che somigliano a te”»27.
Influenze rosminiane a parte, con l’urgenza della supplica c’è la conferma che una riforma e del dolore nonostante Dio. In un’alternanza di fonti reali e immaginarie, è dalla voce di Giulia Beccaria che si ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...